Fioccano denunce della Polizia per diversi reati commessi a Forlì

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La Polizia di Stato ha denunciato un 26enne nigeriano, per i reati di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, rifiuto di indicazione delle proprie generalità e violazione della legge sull’immigrazione. La denuncia è scaturita a seguito di intervento svolto da una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, chiamata a verificare la segnalazione di uno straniero che in modo molesto avvicinava i clienti di un supermercato chiedendo l’elemosina. All’arrivo della pattuglia, lo straniero ha cercato di allontanarsi e all’intimazione di fermarsi ha accelerato il passo, così da costringere gli agenti ad un breve inseguimento a piedi. Una volta raggiunto, ha rifiutato di fornire le generalità, così che è stato accompagnato in Questura per le ulteriori verifiche. All’esito dei rilievi dattiloscopici è emerso che l’uomo era in regola con le norme sul soggiorno, ma per il fatto che non aveva al seguito alcun documento, nonché per il comportamento assunto al momento dell’identificazione, è stato denunciato alla Procura per i reati di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità, rifiuto di indicazione delle proprie generalità e violazione della legge sull’immigrazione.

Una denuncia è spiccata anche nei confronti di un cittadino albanese di 37 anni, il quale si è presentato all’Ufficio denunce della Questura per rendere dichiarazione di smarrimento dei propri documenti. L’uomo, in quanto sprovvisto di documenti, al momento della richiesta di fornire le sue generalità per compilare l’atto richiesto, aveva insospettito l’addetto all’ufficio denunce, che ne ha richiesto l’accertamento dattiloscopico presso la Polizia Scientifica. Da qui, è emerso l’inganno: essendo clandestino, aveva cercato di munirsi di un atto pubblico con qualche difformità nel proprio nome di battesimo, per cercare di sviare i controlli degli organi accertatori. Da denunciante, è diventato quindi denunciato.

Un 48enne rumeno si è presentato in Questura per segnalare il furto della propria bicicletta elettrica, e con stupore se l’è ritrovata nel cortile della centrale di Polizia. La bicicletta non era stata rubata, ma erano stati gli agenti che la notte prima l’avevano recuperata in piazza Saffi, trovandola aperta ed accesa, senza che vi fosse nessuno nei dintorni. Essendo orario notturno, gli agenti hanno pensato fosse rubata, o comunque potesse essere potenziale obiettivo di qualche ladro, e l’avevano recuperata. L’ignaro cittadino straniero, invece, aveva pensato ad un furto, e si era rivolto alla Questura per la denuncia. In questa circostanza gli è stata restituita.

Due persone, un uomo ed una donna italiani, residenti in citta, sottoposti agli arresti domiciliari, sono stati denunciati per evasione, poiché trovati assenti dalla loro abitazione durante i controlli della Volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura. Entrambi hanno cercato di giustificarsi affermando di non avere udito suonare il campanello da parte degli addetti al controllo, ma contrariamente a quanto affermato, in quelle circostanza gli operatori avevano chiaramente udito dall’esterno il trillo del campanello, ed avevano provato in più occasioni, senza mai ottenere risposta. Altri due soggetti, invece, anche loro agli arresti domiciliari, sono stati segnalati alla magistratura di sorveglianza per violazione delle prescrizioni; pur trovandoli presenti durante il controllo, stavano ospitando persone non autorizzate. La loro posizione ora è al vaglio della magistratura.

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