Forlì. Denunciate dalla Polizia tre donne per furto seriale di biciclette: alcuni velocipedi ritrovati dagli agenti

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La Polizia di Stato di Forlì ha identificato una banda di ladre di biciclette che quest’estate ha imperversato in centro città in orario notturno. Ritrovati dagli agenti una dozzina di velocipedi, alcuni dei quali già restituiti ai legittimi proprietari.

Il gruppo agiva in modo semplice ma efficace. Due componenti, le più giovani (forlivesi, di 36 e 28 anni, residenti in città), rubavano le biciclette, in particolare nelle zone del centro frequentate da studenti universitari, sia tagliando le catene di chiusura con una grossa tronchese che portavano sempre dentro a uno zaino, sia prelevando di peso quelle che avevano altri sistemi di chiusura che non potevano essere tagliati. Successivamente le consegnavano alla madre della 28enne (anche lei forlivese, di 62 anni), che dopo averle fotografate le pubblicava sul Marketplace mettendole in vendita a prezzi di mercato.

L’anello debole della banda è stata la 36enne, che in un caso ha trattenuto un paio di biciclette rubate mettendole in vendita per suo conto. Uno degli acquirenti, che in buona fede ne aveva comprata una pagandola 50 euro, è stato fermato dal derubato, che ha chiamato la Polizia. È immediatamente intervenuta una volante dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, gli agenti dopo avere compreso la buona fede del possessore della bicicletta rubata, hanno individuato il luogo dove si era recato per l’acquisto, giungendo all’identificazione della prima ragazza.

Quella bicicletta era stata rubata in corso della Repubblica, sotto il Tower dello studentato, gli agenti hanno potuto verificare anche le fasi del furto grazie alla presenza nelle vicinanze di una telecamera. Le immagini hanno consentito di riconoscere la 36enne già identificata mentre si muoveva di notte insieme ad un’altra ragazza, che i poliziotti hanno riconosciuto tra i volti a loro noti per altre simili vicende. Questa intuizione è stata confermata attraverso la consultazione dei profili dei social network delle due ragazze, che in alcune foto rese pubbliche indossavano capi di abbigliamento identici, e particolarmente caratterizzanti, rispetto a quelli che indossavano di notte durante le scorribande.

Altri approfondimenti hanno fatto emergere che in quello stesso luogo erano state rubate svariate biciclette, e anche in quei casi le telecamere avevano fissato la presenza delle stesse ragazze, armate di grossa tronchese di color rosso con la quale tagliavano i lucchetti e le catene di sicurezza delle bici.

Il passaggio successivo è stata la perquisizione al loro domicilio, dove sono stati sequestrati i vestiti che indossavano durante i furti, le tronchesi e numerose biciclette. È poi risultato che le foto di tutte queste biciclette, alcune già denunciate in Questura da parte delle vittime, erano state pubblicate su Marketplace dalla madre di una delle due ragazze, la quale in base alle prime risultanze sarebbe stata individuata come la “mandante” dei furti.

Per questo motivo, tutte e tre sono state denunciate per furto aggravato continuato in concorso, in qualche caso anche con l’ipotesi prevista per il più grave reato di furto in abitazione perché le biciclette sono state rubate dall’interno pertinenze private.

Al momento sono ancora disponibili per la visione ed il riconoscimento sette biciclette, i cui proprietari non hanno ancora presentato denuncia. Chi ritiene essere rimasto vittima di furto di bicicletta tra il 9 luglio ed il 10 agosto di quest’anno può rivolgersi all’Ufficio denunce della Questura, in corso Garibaldi 173 dalle 8 alle 20 (il sabato dalle 8 alle 13), oppure concordare la verifica mediante contatto con i numeri 0543719549 – 0543719512.

Su siti internet sono state pubblicate le foto delle biciclette in occasione di precedenti comunicati stampa diretti a sollecitare i proprietari a presentarsi in Questura. Si consiglia quindi prima di verificare se la propria bicicletta possa essere tra quelle in fotografia, depositate dalla Polizia.

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