Forlimpopoli. Il convegno “Alberatura del paesaggio e rigenerazione urbana” sarà sul web

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Il convegno “Alberatura del paesaggio e rigenerazione urbana” si terrà in piattaforma webinar Google Meet e diretta streaming su altri canali. Lo comunicano gli organizzatori. L’incontro, patrocinato dal Comune di Forlimpopoli, era previsto al Teatro Verdi di Forlimpopoli giovedì 22 ottobre dalle ore 10 alle ore 13. Partecipazione gratuita.

Interverranno

10.00 – Dott. Marco Verdecchia – VerdecchiaVivai: Progetto “Quattro milioni e mezzo di alberi in più”. Presentazione delle Politiche regionali e nazionali di riforestazione. Il valore della presenza forestale negli ambienti antropici e l’ impatto di una corretta riforestazione del verde in ambito urbano.

10.45 – Dott. Michele Lanzoni -Associazione VolontariA Onlus: Progetto “ForestiAMO aiutaci a piantare 11.000 alberi”.
Introduzione all’ecologia forestale. Difesa degli ecosistemi

DESCRIZIONE

Nella scelta delle piante più idonee a vivere nelle città, le conoscenze raggiunte dalla biologia vegetale e dalla fisica dell’atmosfera convergono sulla necessità di valutare nei vegetali sia la loro predisposizione a rimuovere inquinanti atmosferici e a interferire in modo positivo con gli elementi del clima, quali temperatura, umidità relativa e vento, sia le loro proprietà ecofisiologiche che ne determinano l’adattabilità a un determinato ambiente urbano connotato da distintivi parametri climatici.

Le aree a verde sono quindi da considerarsi quali componenti imprescindibili del territorio inurbato essendo capaci di influenzare lo “Stato di salute ambientale”.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-OMS), il concetto di “Salute ambientale” è inteso come “Equilibrio ecologico che deve esistere tra l’uomo e il suo ambiente, in modo da assicurarne il benessere, che si riferisce all’individuo come entità globale, e ne comporta, non solo la salute fisica, ma anche quella mentale e le relazioni sociali ottimali. Allo stesso modo il benessere riguarda la globalità dell’ambiente, che va dalla singola abitazione a tutta l’atmosfera.”

Di fatto, per perseguire l’obiettivo di “Salute ambientale” in ambito urbanistico, occorre pensare su scala globale e agire a livello locale, poiché domani larga parte della popolazione mondiale farà personalmente e quotidianamente i conti con fenomeni di sick city syndrome derivanti dal riscaldamento del clima, dall’aumento degli inquinanti gassosi e polverulenti e da un inurbamento massiccio.

L’uso delle alberature – o, meglio, di masse vegetali riunite in aree verdi per la riduzione dell’impatto ambientale causato da attività antropiche – è ormai pratica acquisita a livello teorico, ma occorre che compenetri profondamente la pianificazione reale del territorio e la permei di elementi vivi ed efficaci. La pianificazione urbanistica non dovrebbe limitarsi a mitigare il nuovo costruito valutandone solo l’intrusività nel paesaggio, volta alla mera quantificazione degli impatti visivi, bensì dovrebbe perseguire nuovi obiettivi, giustificati da solide e recentissime acquisizioni scientifiche, che identificano nel verde urbano una infrastruttura naturale multifunzionale in grado di svolgere azioni determinanti e insostituibili nell’attenuazione degli estremi termici e dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e capaci, quindi, di aiutare il conseguimento del “benessere urbano”.

Il convegno multidisciplinare approfondirà il tema della progettazione degli spazi pubblici, rivolgendosi a pubblici amministratori, tecnici e professionisti e proponendo soluzioni per il recupero e la riqualificazione degli spazi urbani orientati al contrasto degli effetti del cambiamento climatico.

Verrà trasmesso un modo di pensare, una visione del mondo, un modello a cui ispirarsi negli interventi di recupero e di riqualificazione della città. Un modello in cui gli interventi urbani devono armonizzarsi con la natura reintroducendola nella città, non come una semplice etichetta o un elemento estetico, ma come un fine, un obiettivo concreto cui tendere e che dovrebbe orientare tutti gli interventi sullo spazio pubblico.

Rigenerazione vuol dire infatti anche rinascita, rinnovamento, fenomeni che si ripetono in natura e le città hanno effettivamente un disperato bisogno di rinascere e rinnovarsi.

Il convegno approfondirà i temi di resilienza, adattamento, mitigazione e sostenibilità.

Le città resilienti sono capaci di resistere e adattarsi ai cambiamenti con interventi sostenibili sul piano ambientale e capaci di mitigare gli effetti devastanti del cambiamento climatico in atto.

L’obiettivo finale è quello di realizzare spazi pubblici che tornino ad essere agorà, luoghi di incontro, discussione e confronto. Spazi che devono essere riconquistati per assicurare sviluppo sociale, culturale e democratico.

Scienza e tecnica, se sorrette da politiche lungimiranti, potranno rimettere l’uomo al centro delle città, solo così si potrà sviluppare un maggior senso appartenenza alla città, considerandola un luogo dove vivere e, di riflesso, un luogo da proteggere e preservare. Una città fatta di luoghi percepiti e vissuti come spazi propri.

 

 

 

 

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