Mercato contadino forlivese. Il Sindaco Zattini: stiamo cercando soluzioni per tenere aperto

Da ieri, domenica 15 novembre, in virtù dello slittamento della Regione Emilia Romagna in fascia arancione, i mercati in forma ambulante su area pubblica o privata sono sospesi a meno che non vengano garantite tre minime condizioni:
a) la perimetrazione dell’area in caso di mercati all’aperto;
b) la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita;
c) un sistema di sorveglianza pubblica o privata che verifichi distanze sociali e il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo dell’accesso all’area di vendita;

” Ci tengo a fare chiarezza su quest’aspetto perché negli ultimi giorni, complice la confusione mediatica e il sovrapporsi di indicazioni discordanti su scala nazionale e regionale, sono circolate imprecisioni rispetto a ciò che come Amministrazione potremmo fare per continuare a garantire lo svolgimento del nostro mercato – ha dichiarato il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini.

“Ci sono condizioni di partenza con cui dobbiamo ‘scontrarci’ per riorganizzare il mercato del lunedì e del venerdì e alle quali dobbiamo attenerci senza possibilità di deroga. Si tratta di condizioni non semplici da far rispettare, soprattutto per un mercato come il nostro che ha circa 28 varchi di accesso e che si sviluppa, in maniera discontinua, lungo via delle Torri, Piazza Saffi, Piazza Cavour e Piazza del Duomo” prosegue il primo cittadino.

“Quello che stiamo cercando di fare – spiega -, con il prezioso contributo delle associazioni di categoria e l’ausilio determinante dei nostri tecnici, è trovare una soluzione per mantenere, se possibile, il nostro mercato in centro storico attendendoci ai criteri prestabiliti per i Comuni rientranti nella fascia arancione. Più in generale, in tema di misure per la gestione dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid, ci tengo a ribadire che un Sindaco può limitarsi ad adottare ordinanze più restrittive rispetto ai provvedimenti di natura sovraordinata. Mai, in nessun caso, l’ordinanza può contenere misure più permissive”.

Catalano, Ragni e Bombardini (Fratelli d’Italia) su riapertura in sicurezza del Mercato Contadino di piazza Dante

“A nostro parere ci sono le condizioni per riaprire il Farmer Market, meglio conosciuto come il Mercato contadino forlivese, del sabato mattina in piazza Dante Alighieri , adottando le opportune precauzioni sanitarie che richiedono i Dpcm anti-Covid. Con apposita delimitazione dell’area di vendita e definizioni di un accesso ed un’ uscita, con l’impiego di steward che controllino gli ingressi e garantiscano la distanza sociale si potrebbe consentire la riapertura, garantendo un servizio che altre città a noi vicine (Meldola e Castrocaro) con i vari accorgimenti stanno mantenendo”. A chiederlo, in una nota congiunta, sono il vicecoordinatore provinciale di Forlì-Cesena di Fratelli d’Italia e componente del direttivo del Circolo comunale forlivese di FdI Caterina Sforza, Fabrizio Ragni, il presidente dello stesso circolo comunale Caterina Sforza, nonché consigliere comunale riconosciuto dagli organismi nazionali di Fratelli d’Italia come riferimento del partito, Marco Catalano, e Alessandro Bombardini, che più di 10 anni fa aveva ideato e fondato con una formula felice il Mercato Contadino di Castrocaro oggi esponente di Fratelli di Italia.

“La proposta di riattivare con le dovute precauzioni il Mercato contadino di piazza Dante nasce direttamente dalle richieste che alcuni operatori dello stesso Mercato ci hanno avanzato, lamentando anche la sfortunata esperienza del trasferimento negli spazi del Mercato agricolo alimentare all’ingrosso di viale Vittorio Veneto durante la fase critica del primo post lockdown. Sappiamo che il sindaco Zattini è in queste ore è  al lavoro nella delicata fase del confronto con le associazioni di categoria e l’ausilio dei tecnici comunali per trovare una soluzione a questa ennesima chiusura dei mercati ambulanti all’aperto derivata dall’applicazione dei nuovi Dpcm e delle ordinanze regionali e con questa proposta cerchiamo di fornire anche noi un contributo di idee nell’esclusivo interesse della nostra comunità e di chi vi lavora” concludono la nota congiunta Catalano, Bombardini e Ragni.