Scuole di musica, Melandri e Pompignoli chiedono il ripristino dei corsi in presenza

“Ancora una volta l’Emilia-Romagna si ritrova doppiamente penalizzata a causa della schizofrenia di norme in vigore dopo lo slittamento in fascia arancione.” Questa volta sono le scuole di musica del territorio ad alzare la voce per tornare a insegnare in presenza. Secondo le indicazioni fornite dalla Regione nel merito delle limitazioni imposte con l’ultima ordinanza del Presidente Bonaccini, tra i corsi di formazione che possono svolgersi solo a distanza ci sono anche quelli di musica, canto e canto corale.

“Le scuole di musica, come i teatri, i cinema e i musei sono luoghi sicuri, con spazi perfettamente a norma, dove è garantito il distanziamento sociale, la riorganizzazione della corsistica in piccoli gruppi e l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale – esordiscono in una nota congiunta l’Ass.re Melandri e il consigliere Pompignoli – la decisione della Regione Emilia Romagna di vietare tutti i corsi di formazione, di qualunque genere o natura, organizzati da soggetti sia pubblici che privati, ha messo in ginocchio anche chi non aveva colpe e si era adeguato con rigore e investimenti ai protocolli anti-covid.”

“Il paradosso – aggiungono – è che in altre Regioni, come la Toscana che gravita in zona rossa, queste scuole non solo sono aperte, ma possono svolgere le lezioni di musica in presenza. Anche il Friuli Venezia Giulia, che è zona arancione come l’Emilia Romagna, ha concesso lo svolgimento della corsistica in presenza. Quello chiesto ai professionisti del panorama musicale, ai nostri ragazzi e alle loro famiglie è un sacrificio assolutamente ingiusto, immotivato e disparitario rispetto ad altre situazioni regionali.”

“La pratica strumentale e musicale impartita in questi luoghi ha inoltre un valore pedagogico e terapeutico importantissimo” concludono Melandri e Pompignoli che rivolgono un appello sincero agli Ass.ri regionali Paola Salomoni e Mauro Felicori “affinché valutino la riapertura delle scuole di musica, la cui attività educativa, sociale e culturale riveste un ruolo di innegabile sostegno per la nostra comunità”.