Supermercati a Forlì: contestazioni, petizioni e contraddizioni

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Ho già scritto molte lettere gentilmente pubblicate in merito al dibattuto argomento dei nuovi supermercati a Forlì ed in particolare quello di Coriano, ipotizzando che le contestazioni accese in questo periodo siano tali a causa forse di una scarsa trasparenza o capacità comunicativa della precedente Giunta, diversamente non si comprenderebbero i motivi di un inasprimento dei toni e delle azioni di protesta nella fase esecutiva dei progetti, laddove poco o nulla può essere variato, a meno di costose penali, mentre nulla è stato detto o contestato durante la fondamentale fase di pianificazione ed approvazione degli stessi.

Vorrei evidenziare stavolta due evidenti contraddizioni di ruolo e posizione citati nell’articolo pubblicato dai media; quello della signora Sara Conficconi nella doppia vesta di portavoce e componente del comitato e coordinatrice dei quartieri della zona nord, laddove nelle prima rappresenta le istanze di verosimili 1600 cittadini e nella seconda ( dati al 1° ottobre ) di circa 20.000 residenti tra i quali, molti di più, potrebbero essere contrari alle istanze per le quali raccoglie le firme. Magari potrebbero apprezzare una rivitalizzazione della depressa zona di via Pandolfa o pensare che la costruzione di parco verde attrezzato invece degli attuali incolti appezzamenti possa rivalutare il valore dei loro immobili, per non parlare dell’irrisolto problema degli allagamenti della zona, che solo la costruzione del nuovo impianto fognario può risolvere.

La seconda riguarda le affermazioni del signor Francesco Occhipinti, presidente di Legambiente Forlì-Cesena che afferma che “Forlì è messa male nelle classifiche del consumo del suolo” assumendo una veste scientifica, evidentemente da confutare, quando sostiene che sia evidente la relazione tra mortalità di Covid ed inquinamento atmosferico, in assoluto contrasto con la classifica stilata qualche giorno fa dalla stessa Legambiente dopo un indagine condotta in collaborazione con Ambiente Italia sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia italiani, che colloca Forlì avanti di 44 posizioni, rispetto alla classifica del 2019, premiato per un sistema urbano ecosostenibile.

Probabilmente non avrà avuto modo di leggerla.

Il Comune come chiede la signora Conficconi deve “fare scelte coraggiose”, certo, ma nell’interesse generale dei cittadini, valutando le possibili variabili a progetti già approvati per i quali sono stati presi impegni economici e giuridici e che si collocano in un contesto economico dettato ed imposto dalla pandemia che sicuramente impone scandisce priorità che non erano lontanamente ipotizzabili solo un anno fa.

Raffaele Acri

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