Cooperative sociali, positive per le centrali cooperative romagnole le attenzioni della Regione Emilia-Romagna per favorire le visite dei parenti nei servizi

“Come AGCI Solidarietà, Confcooperative Federsolidarietà e Legacoopsociali dell’Emilia-Romagna, riunite nel coordinamento dell’Alleanza Cooperative Sociali, abbiamo apprezzato  la convocazione di un incontro con i gestori delle residenze delle persone con disabilità o anziane da parte degli assessori regionali Elly Sclhein e Raffaele Donini con l’obiettivo di condividere la situazione epidemiologica e il tema delle visite”, spiegano dal mondo della cooperazione sociale.

“Abbiamo rilevato una concreta disponibilità all’ascolto e alla ricerca di soluzioni condivise – aggiungono -, anche se ancora non precise e non immediatamente operative come la situazione richiederebbe. Come cooperazione sociale abbiamo sottolineato il grande lavoro svolto dalle Oss e dal personale dei servizi fin dall’inizio della pandemia per consentire le visite tra parenti e ospiti avendo molta cura per le condizioni di sicurezza. Un lavoro e un sacrificio ancora poco riconosciuto, soprattutto dall’opinione pubblica, per il quale desidereremmo avere un riconoscimento più esplicito e deciso dalle istituzioni. È infatti forte il disappunto per lo scarso riconoscimento del lavoro delle operatrici socio sanitarie che, da febbraio, sono al lavoro con grande spirito di dedizione, un impegno che non ha avuto un adeguato riconoscimento, anche economico. In questo senso, abbiamo chiesto alla Regione Emilia-Romagna di intervenire presso il Governo affinché ricavi dal fondo Next Generation EU risorse da destinare al personale impegnato nelle Cra-Rsa attraverso almeno il riconoscimento di una mensilità aggiuntiva”.

Molte sono le stanze degli abbracci e altri accorgimenti adottati in questo secondo picco. Tutto ciò ha comportato un ulteriore affaticamento del personale e un significativo incremento delle risorse necessarie per garantire le visite in un contesto in cui i gestori prevedono grandi difficoltà nella chiusura dei bilanci. La cooperazione sociale è impegnata nella promozione delle visite assicurando che avvengano in in sicurezza per evitare l’accensione di focolai all’interno delle strutture. “Per farlo – affermano -, è necessario potenziare il personale prevedendo un finanziamento aggiuntivo e dotando le strutture di ulteriori dpi. Per non penalizzare e condizionare la normale gestione socio/sanitaria, le risorse necessarie per garantire visite di 30 minuti sono circa 8 euro per i dpi e 12 euro di personale dedicato: garantire ai 25.964 ospiti (fonte Siseps ER) almeno una vista nel periodo delle Feste sarebbe un gesto di attenzione molto apprezzato e concretamente realizzabile”.

“In questa prospettiva – concludono -, abbiamo apprezzato la volontà di promuovere screening rivolti ai famigliari degli ospiti nelle farmacie locali, come peraltro sta avvenendo per il comparto scolastico, al fine di effettuare i tamponi antigenici rapidi e la relativa refertazione nello stesso giorno della visita programmata. Durante l’incontro abbiamo espresso grande preoccupazione per la carenza di infermieri che è destinata ad accentuarsi quando, già dai prossimi giorni, saranno arruolati per la somministrazione dei vaccini lasciando scoperte le Rsa”.