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Incentivi anticovid. Valiamo solo come consumatori? Striscioni davanti a Amadori e Confcooperative foto

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“I provvedimenti che vengono presi e promessi durante la pandemia continuano a ricordarci che valiamo solo in quanto consumatori e che comunque salvaguardare determinati sistemi economici sia più importante della tutela dei nostri bisogni. Non è il caso solo dei bonus Natale, ma anche degli incentivi a pioggia che vengono promessi alle imprese agroalimentari. O forse è meglio dire al settore agroindustriale, a cui spesso è andata anche la maggior parte dei finanziamenti della PAC.

Proviamo allora a conoscere con chi abbiamo a che fare. Parliamo del gruppo Amadori, una multinazionale italiana leader del settore.
Come è noto anche dai bilanci delle cooperative controllate, è sicuramente un’azienda in salute, decisamente non bisognosa di alcuna tutela. Ha recentemente stilato un accordo con Mc Donald’s, ma ciò non comporta la stabilizzazione di lavoratori e lavoratrici, bensì il loro sfruttamento.
Infatti, benché l’allevamento sia tutt’altro che un’attività che segue una stagionalità, sfrutta i contratti agricoli stagionali, a chiamata. Possiamo dire inoltre che Amadori costa caro pure al fisco e quindi a tutta la collettività. Attraverso un intricato sistema di cooperative (come Avi Coop e Gesco) riesce ad ottenere agevolazioni e ad essere tassato su un inferiore margine di profitto. Sia Avi Coop sia Gesco sono iscritte a Confcooperative.
Pertanto questa settimana i nostri striscioni sono stati appesi di fronte alle sedi di Confcooperative di Cesena e Forlì e di fronte all’incubatoio Amadori di Faenza.

È a queste realtà che si vogliono erogare degli incentivi?

Potere al Popolo Cesena & Comprensorio
Comitato Mille PAPaveri Rossi – Cesena e Forlì
Collettivo SolidArea
Comitato di sostegno ai lavoratori in lotta – Romagna
Potere al Popolo Lugo

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