Rinnovo della convenzione tra il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna e Antares

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Il dopo pandemia, auspicando in un’uscita dall’emergenza sanitaria nel 2021, presenta ancora diverse incognite sul lato della ripartenza economica e sociale. La Romagna ed in particolare i Campus di Forlì e Cesena si apprestano ad entrare nella fase di ripresa, forti della scelta di rafforzare il radicamento territoriale dell’Università di Bologna con i corsi di laurea in Medicina, puntando su una rinnovata sinergia territoriale in ambito sanitario sul lato della ricerca medica e con la laurea professionalizzante in Informatica a cui si affiancano il nuovo corso di Digital transformation and management in collaborazione con Scienze aziendali a Forlì e nuovo corso in Scienze e Cultura della Gastronomia nel Campus universitario di Scienze degli alimenti.

I prossimi anni, tuttavia, nella cornice della strategia nazionale di ripresa e resilienza, porteranno sfide importanti ai territori in relazione anche alla coesione sociale, l’occupazione, la formazione delle nuove competenze delle giovani generazioni, l’adeguamento delle imprese e della Pubblica Amministrazione alla rivoluzione digitale, i nuovi servizi alla persona, lo sviluppo delle aree montane ed interne.

Il lavoro di preparazione e attuazione delle nuove strategie territoriali avrà bisogno di una forte sinergia tra Istituzioni, mondo delle imprese e parti sociali.

I temi sociali ed economici della ripresa territoriale sono al centro della rinnovata convenzione tra il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Bologna e il Centro di ricerca Antares, emanazione di Serinar, che da più di 20 anni opera sul territorio, accompagnando percorsi di definizione delle politiche pubbliche per lo sviluppo locale.

Questo rinnovato percorso di collaborazione consentirà a giovani laureandi di specializzarsi, attraverso tirocini anche a distanza, in percorsi di analisi e monitoraggio dei programmi di sviluppo del territorio all’interno degli investimenti da realizzare con le risorse regionali ed europee ed anche con il Piano nazionale di ripresa, nonché di aumentare le opportunità di scambio, nello spirito della “terza missione” dell’Ateneo, tra territorio e Università per una ulteriore crescita culturale e delle competenze delle giovani generazioni e delle istituzioni locali.

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