Covid, sì di Ugl Emilia-Romagna ai tamponi rapidi antigenici ai dipendenti delle imprese del territorio

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Come previsto, diventa operativo l’accordo tra Regione Emilia-Romagna, datori di lavoro e soggetti sociali firmatari del Patto per il lavoro per disporre un importante strumento per la ricerca del virus in ambito lavorativo: al via l’effettuazione, su base volontaria, di tamponi antigenici rapidi Covid-19 tra i dipendenti di aziende e imprese del territorio. In base all’accordo la Regione programmerà, coordinandosi con le Aziende del Servizio sanitario dell’Emilia-Romagna, la cessione a titolo gratuito di 250mila test alle strutture private accreditate afferenti ad Aiop e Anisap e carico dei datori di lavoro rimarranno soltanto i costi di esecuzione dei tamponi che saranno effettuati sui dipendenti che lo vorranno.

“Questa operazione, che come sindacato firmatario del Patto per il lavoro abbiamo concertato e condiviso, permetterà alle imprese ed alle aziende, le Pmi in particolare, di sviluppare autonomamente indagini epidemiologiche sui propri dipendenti con tamponi antigenici rapidi. In linea con gli obiettivi del nostro Patto per il lavoro che mette la tutela della sicurezza e della salute al primo posto, suggella lo spirito di collaborazione tra soggetti istituzionali e facilita la cooperazione tra pubblico e privato. Considerata la recrudescenza virale a cui stiamo assistendo, assicurando questo importante strumento di implementazione del sistema diagnostico, favoriamo la ripartenza delle tante imprese che hanno sospeso le attività”: commenta Tullia Bevilacqua, segretario regionale dell’Ugl Emilia-Romagna.

L’esempio è quello dell’utilizzo dei test rapidi antigenici da mettere a disposizione delle aziende di logistica e trasporti , un comparto che già nel corso dell’estate si era dimostrato in Emilia-Romagna come uno dei fronti più a rischio per la diffusione del virus. E proprio dai settori più a rischio, ovvero: trasporti e logistica, lavorazione carni, grande e media distribuzione organizzata, metalmeccanica, alimentare e ortofrutta, mobile imbottito, assistenza domiciliare e familiare e aziende in appalto si partirà con questa operazione di  screening nel mondo delle imprese.

“E’ importante ricordare, inoltre, che l’utilizzo delle strutture private accreditate per effettuare il tampone antigenico rapido consentirà di allentare la pressione sui dipartimenti di prevenzione delle Ausl, riducendo al contempo i tempi di attesa dei cittadini. Una delle problematicità dell’iter diagnostico della sanità pubblica che come Ugl abbiamo sempre segnalato”: aggiunge Tullia Bevilacqua. L’Ugl sottolinea l’importanza dell’impegno economico assunto dalla giunta regionale per sostenere direttamente le spese che altrimenti dovrebbero sostenere imprese e aziende per sviluppare le indagini epidemiologiche sollecitate dal governo, in altre parti d’Italia non accade.

“Le restrizioni imposte per far fronte alla pandemia hanno determinato la chiusura di 390 mila imprese in tutta Italia nel 2020. Garantire il controllo sanitario alle aziende dei servizi, del turismo, del commercio e della ristorazione permetterebbe loro di riaprire in sicurezza. Ma questa operazione virtuosa messa in piedi dalla Regione Emilia-Romagna , con tutti i soggetti del Patto per il Lavoro, inclusa l’Ugl, potrebbe essere ulteriormente potenziata con l’erogazione di nuova liquidità a fondo perduto, più dei semplici e inadeguati ristori e indennizzi commisurati all’entità del fatturato, così da arginare una crisi che minaccia direttamente quel tessuto produttivo, il reticolo delle piccole e medie imprese, su cui si fonda l’economia nazionale e della nostra regione. Su questo punto, ed è una richiesta che il segretario generale Capone ha già avanzato al governo, non molliamo”: conclude il segretario regionale dell’Ugl Emilia-Romagna, Tullia Bevilacqua.

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