Rossi (Pd): “Riaprire il confronto in Regione per dare risposte ad un’economia sofferente”

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Rigenerazione urbana, sostenibilità ambientale, strutture ricettive alberghiere e servizi devono essere al centro del dibattito legato al superbonus edilizio del 110%, introdotto dal decreto legge di luglio ed agevolato dalla legge regionale del dicembre scorso.  “L’Emilia-Romagna è intervenuta per quanto di sua competenza con il fine di semplificare il più possibile il ricorso al superbonus – interviene Nadia Rossi – La sburocratizzazione è fondamentale, ma adesso è tempo di accelerare sulla rigenerazione del prodotto turistico”.

Nel testo licenziato a dicembre dalla Regione erano state stralciate le misure per accelerare la conclusione dell’istruttoria sui condoni edilizi pendenti e quelle per promuovere la riqualificazione del comparto alberghiero e delle strutture a vocazione turistica. “Rimini e la Riviera romagnola – continua la consigliera – , che hanno nel turismo e nei servizi due dei driver fondamentali della propria economia, hanno bisogno di un intervento propulsivo nella direzione della riqualificazione del prodotto turistico maturo. Per questo auspico che inizino ad arrivare risposte nell’interesse di un’economia sofferente”.

Gli imprenditori del territorio hanno bisogno di semplificazione, investimenti, fiducia. “È il momento di mettere una parola definitiva sui condoni presentati dagli anni ’80 agli anni 2000 – prosegue la Rossi -, ancora purtroppo evanescenti: non si può restare al palo bloccando il necessario processo di rigenerazione urbana e rinnovamento dell’offerta alberghiera del territorio, che solo in provincia di Rimini conta oltre 2.200 strutture – sulle 4.700 circa di tutta la Regione – per un’offerta complessiva di 146mila posti letto. Al tempo stesso è importante avere incentivi per la realizzazione di parcheggi interrati e procedure urbanistiche più agevoli per accompagnare la riqualificazione delle strutture turistiche all’interno di un disegno di innovazione del prodotto turistico balneare che le amministrazioni costiere stanno portando avanti”.

Maggiore chiarezza nella regolamentazione ed una spinta per rilanciare il settore turistico nell’ottica di una collaborazione tra pubblico e privato, “valorizzando ambiente, costa, transizione ecologica, ma soprattutto mettendo le strutture ricettive nelle condizioni di riaccendere i motori e rimettere in moto un’economia fondamentale per tutta la Regione”, conclude la consigliera.

 

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