Forlì. Domenica 7 febbraio flash mob del Comitato Civico Ss67 per il mantenimento del distaccamento Polstrada di Rocca San Casciano

Nell’apprendere di bozze di decreto, riguardante anche la soppressione di distaccamenti della Polizia Stradale, tra cui quello di Rocca San Casciano, il Comitato Civico SS67 chiede un ulteriore sforzo al Prefetto di Forlì-Cesena, Antonio Corona, dopo l’incontro svoltosi lo scorso 11 dicembre, per ottenere un surplus di riflessione, un approfondimento riguardante il distaccamento di Rocca San Casciano.

“La richiesta al Prefetto – affermano in una nota i coordinatori del Comitato Civico SS67, Vincenzo Bongiorno, Alessandro Ferrini e Riccardo Ragazzini – nasce considerando che per il mantenimento di tale presidio si sono espressi la Giunta e il Consiglio Regionale, il Consiglio Provinciale, Consigli Comunali rappresentativi di oltre 175 mila abitanti, tutte le forze politiche, i Sindaci, gli imprenditori, le associazioni e i cittadini del territorio, i sindacati e l’Asaps”.

“Crediamo che tutti questi autorevoli pronunciamenti – aggiungono nella nota -, anche istituzionali, meritino almeno un surplus di riflessione, un approfondimento della situazione specifica di Rocca. In tal senso chiediamo nuovamente anche l’intervento dei quattro Parlamentari locali, che sin dall’inizio ci sono stati vicini nella nostra mobilitazione civica e dettata dal buon senso”.

Domenica 7 febbraio alle ore 11 in piazza Ordelaffi a Forlì, davanti alla Prefettura, è stato organizzato, nel rispetto delle regole anti covid con mascherine e distanziamento, un flash mob da parte del Comitato Civico SS67, Siulp, Sap ed Asaps. Sono stati invitati, tra gli altri, i Parlamentari locali e i Sindaci del territorio.

I tre coordinatori del Comitato Civico SS67, in campo da un anno, infine ricordano di ritenere assurda l’ipotesi di chiusura del distaccamento di Rocca, principalmente per tre motivi: “Per prima cosa è una presenza strategica per la sicurezza stradale di tutti su un importante collegamento qual è la SS67; la sede è concessa dal Comune di Rocca San Casciano in comodato d’uso gratuito, con un risparmio per lo Stato; infine è uno storico presidio attivo dal 1959, da oltre sessant’anni, ben integrato nel tessuto sociale della vallata del Montone”.