Firmato il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile: cosa cambia e cosa resta come prima

Più informazioni su

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato ieri sera, 2 marzo, il nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che saranno in vigore dal 6 marzo al 6 aprile: inclusa Pasqua e Pasquetta. Il nuovo Dpcm sostanzialmente conferma la linea di prudenza suggerita dagli esperti del Ministero della Salute e già adottata dai governi precedenti presieduti da Giuseppe Conte. Delusi quanti speravano in progressive aperture, rimandate nel tempo, quando la situazione sanitaria evidentemente lo consentirà. Ma ecco i principali provvedimenti a seconda dei colori delle regioni o dei singoli territori.

BOZZA-DPCM-COVID-02-03-21-ore-17-00

Scuole – Dal 6 marzo nelle zone rosse vengono sospese le attività in presenza delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia ed elementari. Resta garantita la possibilità di svolgere attività in presenza per gli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali. Nelle zone arancioni e gialle, i presidenti delle Regioni potranno disporre la sospensione dell’attività scolastica: nelle aree in cui abbiano adottato misure più stringenti per via della gravità delle varianti; nelle zone in cui vi siano più di 250 contagi ogni 100mila abitanti nell’arco di 7 giorni; nel caso di una eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico. È il caso della Romagna interessata dalla zona arancione scuro e dall’ordinanza della Regione entrata in vigore ieri 2 marzo.

Coprifuoco – Nelle aree gialle, arancioni e rosse resta il “coprifuoco” alle ore 22 e fino alle 5 del mattino. In zona bianca le ordinanze regioni possono invece rinviare l’orario del ritorno a casa. La Sardegna – prima regione a conquistare il colore bianco – ha fissato il divieto di uscire dalle 23,30 alle 5.

Spostamenti – In tutta Italia è vietato spostarsi tra regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, portando con sé il modulo di autocertificazione. In zona arancione e rossa è vietato anche uscire dal proprio comune di residenza.

Visite ad amici e parenti – Chi vive in zona rossa non può andare a trovare a casa amici e parenti nemmeno una sola volta al giorno, come era invece a Natale.

Seconde case – Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa. Vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta.

Bar e ristoranti – In zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Da quell’orario in poi è consentito l’asporto, fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 solo per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, comprese le enoteche (ma senza degustazione): da questi si potranno acquistare bevande alcoliche e analcoliche ‘da asporto’, senza consumo sul posto, fino alle 22. Dopo le 18 per bar e simili (senza cucina) resta sempre il divieto dell’asporto dopo le 18.

Negozi – In zona gialla e arancione le attività commerciali sono aperte con orari spesso scaglionati e ingressi contingentati. Nelle zone rosse invece i negozi sono chiusi, tranne quelli dei beni di prima necessità. Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Centri commerciali – Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali devono restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa queste restrizioni sono ancor più stringenti perché possono restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici.

Mercati – Valgono le stesse regole dei centri commerciali.

Palestre, piscine – Chiusi in tutta Italia.

Impianti sciistici – Chiusi in tutta Italia.

Cinema, musei e teatri – Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.

Feste, fiere e discoteche – Ancora vietate tutte le forme di assembramento, anche in zona bianca. Quindi niente feste, niente fiere e congressi e discoteche chiuse.

Più informazioni su