Marcegaglia Forlì. USB afferma di essere stata esclusa dai tavoli di trattativa

USB Lavoro Privato Industria Emilia-Romagna afferma che, nello stabilimento della Marcegaglia di Forlì, nelle assemblee sindacali, è stata negata la parola ai lavoratori soprattutto se iscritti ad USB.

Di seguito la nota stampa di USB: “Durante l’ultima assemblea di fabbrica il rappresentante della FIOM ha impedito, fisicamente e materialmente, l’intervento di un delegato RSU di USB, che per l’occasione partecipava come suo diritto nelle vesti di semplice lavoratore.

L’assemblea era stata convocata per discutere del rinnovo del contratto collettivo dei metalmeccanici ma evidentemente per la FIOM non può essere dato spazio a voci di dissenso o di critica. Lo conferma l’assoluto silenzio dei segretari provinciali dei sindacati firmatari l’ipotesi di accordo che erano presenti all’assemblea: uno spettacolo indegno che si è svolto sotto gli occhi di tutti i presenti.

Giusta la reazione dei lavoratori che contestando l’atteggiamento antidemocratico hanno abbandonato la sala insieme al delegato USB. Noi pensiamo che il confronto nelle assemblee dei lavoratori sia il livello minimo ed essenziale di democrazia se si lascia la possibilità ai lavoratori di poter decidere dopo aver ascoltato anche e soprattutto punti di vista differenti.

Nella giornata di ieri mercoledì 03 marzo, si è consumata l’ennesima ingiustizia nei confronti della rappresentanza di USB. La Direzione ha tenuto un incontro con la delegazione di Fim-Fiom-Uilm escludendo a tutti gli effetti quella di USB nonostante la richiesta d’incontro avanzata nei giorni scorsi ed alla quale l’azienda non ha nemmeno risposto. Un fatto grave che dimostra il perpetrarsi delle discriminazioni nei confronti di Usb e dei lavoratori che la sostengono.

Vogliamo ricordare che USB ha partecipato alle ultime elezioni di Rsu raccogliendo più del 30% dei consensi tra gli operai. Marcegaglia, nonostante ciò, sta negando il diritto di rappresentanza a tutti quei lavoratori che hanno scelto Usb: ci siamo resi sempre disponibili al confronto di merito con tutti ma dopo questo episodio è chiara la volontà repressiva del dissenso nell’azienda, come diviene chiaro che dietro l’esclusione dai tavoli aziendali, quindi, non vi è solo la volontà dell’azienda.

Comportamenti inaccettabili che agiti da coloro che a livello mediatico si vantano di essere i portatori di democrazia nei luoghi di lavoro, ma che invece alla Marcegaglia di Forlì, come in altri posti di lavoro, stanno negando ai lavoratori spazi di confronto democratico e il diritto pieno alla rappresentanza sindacale. È evidente che senza una vera legge sulla rappresentanza le aziende possono continuare a scegliersi l’interlocutore che ritengono più appropriato alle proprie esigenze, selezionando i sindacati di comodo e aggirando così lo statuto dei lavoratori.

Per tutte queste motivazioni Usb proclama sciopero per le ultime 4 ore di lavoro della giornata di Venerdì 5 marzo a cui poi seguirà lo sciopero generale, sempre indetto da Usb, di lunedì 8 marzo, Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne”.