Regione Emilia-Romagna, nuovo bando per rafforzare le fila del personale sanitario, in Romagna già assunti 2.190 addetti

Aprire a personale sanitario che si è formato all’estero, per far fronte alle esigenze straordinarie e urgenti derivanti dalla nuova ondata di contagi e potenziare il piano di vaccinazione anti-Covid. Con questo obiettivo la Regione Emilia-Romagna ha lanciato una seconda manifestazione d’interesse, dopo quella di aprile 2020, per rafforzare le fila del personale impegnato nell’emergenza, con due novità: oltre a medici e infermieri, potranno essere reclutati anche operatori socio-sanitari; inoltre, qualora ne ravvisino la necessità, potranno  avvalersi dei professionisti anche le strutture sanitarie private o accreditate e quelle socio-sanitarie accreditate con il Servizio sanitario regionale, non più solo quelle pubbliche come avveniva con il bando precedente. È già possibile fare domanda, esclusivamente online, sulla piattaforma regionale attivata dal 18 marzo.

“Una seconda manifestazione di interesse – spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – che estende a un’altra importante fascia di professionisti di Paesi esteri, gli operatori socio-sanitari, la possibilità di lavorare temporaneamente nella nostra regione. Un ulteriore apporto di competenze e professionalità che sarà prezioso per rafforzare le fila del personale e continuare ad affrontare con forza questa fase ancora critica. Sin da inizio emergenza abbiamo puntato al massimo sul rafforzamento della rete ospedaliera e del personale sanitario, con quasi 9.000 assunzioni fatte in Emilia-Romagna fino ad oggi”.

La ricerca sfrutta un’opportunità normativa particolarmente utile in questo contesto d’emergenza ed è indirizzata a personale in possesso delle abilitazioni, conseguite all’estero, di medico e infermiere nonché dell’attestato professionale di operatore socio-sanitario, che intenda esercitare in via temporanea sul territorio regionale l’attività professionale.

Le assunzioni in Emilia-Romagna da inizio emergenza

Sono complessivamente 8.834 gli operatori assunti in Emilia-Romagna dall’inizio dell’emergenza: 1.499 medici, 4.598 infermieri, 1.715 operatori socio-sanitari e 1.022 altre figure professionali. 

  • Ausl della Romagna: assunti 2.190 (226 medici, 1.239 infermieri, 428 operatori socio-sanitari, 297 altri profili)
  • Azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara: assunti 268 (69 medici, 142 infermieri, 42 operatori socio-sanitari, 15 altri profili)
  • Ausl di Ferrara: assunti 485 (98 medici, 238 infermieri, 71 operatori socio-sanitari, 78 altri profili)
  • Ausl di Imola: assunti 188 (19 medici, 111 infermieri, 58 operatori socio-sanitari)
  • Ausl di Bologna: assunti 1.078 (124 medici, 606 infermieri, 237 operatori socio-sanitari, 111 altri profili)
  • Azienda ospedaliero-universitaria di Bologna- Policlinico Sant’Orsola: assunti 926 (187 medici, 546 infermieri, 168 operatori socio-sanitari, 25 altri profili)
  • Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Rizzoli di Bologna: assunti 38 (8 medici, 19 infermieri, 11 operatori socio-sanitari)
  • Ausl di Modena: assunti 526 (104 medici, 207 infermieri, 177 operatori socio-sanitari, 38 altri profili)
  • Azienda ospedaliero-universitaria di Modena: assunti 735 (95 medici, 416 infermieri, 176 operatori socio-sanitari, 48 altri profili)
  • Ausl di Reggio Emilia: assunti 736 (85 medici, 403 infermieri, 112 operatori socio-sanitari, 136 altri profili)
  • Azienda sanitaria di Parma: assunti 329 (108 medici, 141 infermieri, 27 operatori socio-sanitari, 53 altri profili)
  • Azienda ospedaliero-universitaria di Parma: assunti 546 (146 medici, 228 infermieri, 121 operatori socio-sanitari, 51 altri profili)
  • Azienda sanitaria di Piacenza: assunti 789 (230 medici, 302 infermieri, 87 operatori socio-sanitari, 170 altri profili)

Possono presentare domanda i professionisti in possesso delle seguenti qualifiche professionali conseguite all’estero: medico chirurgo, infermiere e operatore socio-sanitario.

Per i medici e gli infermieri i requisiti previsti dalla manifestazione d’interesse sono: laurea, eventuale specializzazione (solo per i medici), abilitazione all’esercizio della professione, certificazione di iscrizione all’Ordine o Albo professionale nel Paese di provenienza.

Per gli operatori socio-sanitari: attestazione della formazione teorica, per almeno 300 ore, attività di tirocinio pratico (per almeno 200 ore) finalizzato all’acquisizione di competenze nell’ambito dei bisogni assistenziali e delle principali alterazioni delle funzioni vitali dei pazienti; in alternativa al tirocinio pratico, l’attestazione di eventuali attività lavorative svolte in strutture sanitarie e sociosanitarie.