SLC CGIL ER: “alta adesione allo sciopero regionale tra i lavoratori di Poste Italiane”

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È stata alta l’adesione delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane SpA in Emilia-Romagna allo sciopero di oggi, 1 marzo, proclamato da SLC-CGIL. Centinaia gli uffici postali chiusi, e punte di adesione allo sciopero significative anche per i Centri di recapito e di smistamento.

“Lo sciopero ha portato all’evidenza dell’opinione pubblica le criticità presenti all’interno dell’azienda: la riduzione progressiva degli organici, il ridimensionamento del servizio postale come servizio pubblico essenziale e universale, il peggioramento delle condizioni lavorative, le pressioni commerciali, i disservizi per i cittadini – dichiarano da SLC-CGIL-. Stiamo parlando di una categoria, in un anno di emergenza sanitaria, che ha continuato a lavorare anche in condizioni di estrema difficoltà. Il nostro impegno è quello di proseguire con l’iniziativa sindacale  fino a quando non avremo risposte e soluzioni adeguate alle problematiche oggetto del conflitto, a partire dalla carenza di organico in tutti gli ambiti aziendali a livello regionale, dal miglioramento delle condizioni di lavoro, dalla necessità di stabilizzare i lavoratori precari e di avere nuove sportellizzazioni”.

“Saremo sempre al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste, che hanno compreso e condiviso le ragioni dello sciopero e capito dove stanno i veri interessi di bottega – proseguono dal sindacato – . Agli amici di Slp-Cisl e Uilposte vorremmo ricordare che pensare unicamente al bene dell’azienda non sempre coincide con gli interessi dei lavoratori. Nel momento in cui ci si renderà conto di questo, ci troveremo di nuovo a lavorare insieme per un percorso unitario al fine di tutelare al meglio i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori di Poste Italiane SpA in Emilia-Romagna” conclude Giuseppe Ledda, coordinatore regionale SLC CGIL ER.

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