Come stanno alunni e studenti dopo un anno di pandemia? Predappio partecipa ad uno studio con UniParma

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Il Comune di Predappio, all’interno del progetto del progetto “P.E.N.C.E” (Patto Educativo nella Comunità Educante) realizzato in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Predappio per il sostegno psicoeducativo e sociale dei minori e delle loro famiglie previsto dalle azioni distrettuali di contrasto alla povertà minorile, educativa e relazionale e del fenomeno del ritiro sociale di pre-adolescenti e adolescenti, partecipa a una ricerca in collaborazione con il Department of Medicine and Surgery dell’Università di Parma

L’inaspettato cambio di abitudini dovuto alle conseguenze della pandemia ha comportato una sollecitazione piuttosto forte delle normali routine quotidiane, nei minori in età scolare. Le condizioni di isolamento e restrizione, l’uso persistente del computer o di altri strumenti di comunicazione digitale hanno evidenziato possibili fattori di rischio che potrebbero avere un impatto negativo sul benessere dei ragazzi e dei minori in generale. Nei bambini con meno di 6 anni i malesseri più frequenti sono stati l’aumento dell’irritabilità, disturbi del sonno e disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione). Nei fanciulli e nelle fanciulle nella particolare fase di transizione tra preadolescenza e adolescenza, invece, i problemi più frequenti hanno interessato la “componente somatica” e i disturbi del sonno. In questa fascia di età, in particolare, è stata rilevata una significativa alterazione del ritmo del sonno, con ragazzi che andavano a letto molto più tardi la sera e faticavano a svegliarsi al mattino per seguire le lezioni online da casa.

La ricerca sarà realizzata con il contributo del Comune di Predappio e sarà condotta dal dott. Christian Franceschini, Assistant professor in Clinical Psychology, in collaborazione con il dott. Alessandro Musetti, ricercatore di Psicologia Dinamica, della prestigiosa università emiliana. Coinvolgerà minori in età scolastica e andrà a rilevare le condizioni che incidono sul benessere e sulla qualità della vita dei minori in età scolare a un anno dalla pandemia. Sarà data informazione a tutte le scuole del territorio che vorranno aderire all’iniziativa.

“Sono molto soddisfatta che sia nata questa collaborazione con l’Università di Parma” dichiara l’Assessore al Welfare Francesca Farolfi. “ Credo sia di fondamentale importanza, sempre in un’ottica di prevenzione, capire gli effetti psicologici che ha avuto questa pandemia sui ragazzi. Troppo spesso, purtroppo, questo aspetto viene messo in secondo piano anche se è chiaro che il disagio psicologico è in forte aumento anche tra i bambini e i ragazzi. Spero che questa nuova iniziativa sia di aiuto per tutte le persone che sono in difficoltà e non sanno a chi o come chiedere aiuto”.

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