Forlì. In piazza Saffi rissa che coinvolge giovani e un adulto

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Giovedì sera, poco dopo le 21, le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura sono intervenute in piazza Saffi a Forlì in seguito alla segnalazione di una lite in corso tra più persone. Gli agenti, al loro arrivo, hanno accertato che poco prima alcuni giovani, componenti di due diversi gruppi, erano giunti alle mani per futili motivi.

Si tratta di sei ragazzi dell’età compresa tra i 20 ed i 22 anni, tutti residenti in città, e del padre di uno di loro, di 48 anni, che era intervenuto a seguito della telefonata del figlio che gli aveva riferito di essere stato schiaffeggiato in occasione di una precedente scaramuccia. Proprio l’arrivo dell’adulto ha poi scatenato una nuova baruffa, perché sembra che egli per primo abbia perso la pazienza colpendo con uno schiaffo un giovane del gruppo contrapposto che lo aveva sbeffeggiato e sfidato facendo il gradasso.

Da lì, la lite si è estesa coinvolgendo tutti e procurando l’interruzione dell’attività dell’esercizio pubblico dove erano convenuti, con il ribaltamento di sedie e tavoli e la rottura di bicchieri. Gli agenti, nell’immediatezza, hanno identificato tre componenti di un gruppo e sulla base di alcune indicazioni testimoniali la Polizia ha poi identificato l’adulto e gli altri tre facenti parte del gruppo contrapposto.

Tutti sono stati convocati in Questura e nei loro confronti è stato attivato il procedimento amministrativo diretto alla contestazione e notifica di sanzioni pecuniarie per la violazione del regolamento di polizia urbana, concluso con l’emissione, nei confronti di tutti, dell’Ordine di Allontanamento dal luogo della violazione sancito dalle leggi sulla sicurezza urbana (cd. “decreto Minniti” del 2017). Il caso è stato trattato attraverso un approccio ad alta deterrenza preventiva, attraverso la ricostruzione dei fatti, l’identificazione dei soggetti e l’attribuzione dei ruoli da ciascuno ricoperto, per prevenire episodi di violenza ed eventuali conflitti che potrebbero scaturire in caso di future rivalse tra i soggetti partecipanti.

Ad ogni modo, le risultanze del procedimento amministrativo, insieme ad altri classici atti d’indagine (tra i quali anche l’acquisizione delle immagini di quanto accaduto prelevate da un impianto di videosorveglianza privata) confluiranno in una comunicazione che sarà inviata alla magistratura, per le necessarie indagini dirette alla contestazione del reato di rissa. Nessuno dei contendenti è ricorso a cure mediche

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