Sanità Emilia Romagna, i Sindacati: “La mobilitazione continua. Presidi in tutta la regione”

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La raccolta firme di Cgil, Cisl e Uil a sostegno dell’incremento dei fondi contrattuali, che coinvolge i 60000 dipendenti del Sistema Sanitario Regionale, partita il 24 Marzo, vedrà i Sindacati impegnati in presidi davanti a tutte le aziende del SSR per poi richiedere impegni precisi all’assessorato regionale alla sanità.

“Servono risposte strutturali per il salario delle donne e degli uomini che lavorano nelle aziende – scrivono i Sindacati – le colonne portanti del nostro SSR. Serve un impegno a superare vincoli di spesa assurdi che rischiano di penalizzare chi lavora e chi assume per migliorare i servizi come nel caso della nostra Regione. Le assunzioni sono irrinunciabili, lo erano prima della pandemia, visti gli anni di blocco del turnover, e lo sono ancor di più in questo momento per garantire tutti i percorsi assistenziali alla cittadinanza, ma ribadiamo con forza che se non si superano questi assurdi limiti di spesa imposti dal ministero dell’economia e della finanza e non c’è un forte investimento di risorse sui fondi della contrattazione delle aziende del SSR gli stipendi  subiranno un inevitabile calo. Se si crede nell’eccellenza della sanità emiliano romagnola si devono trovare le risposte per chi la rende tale col proprio agire quotidiano.”

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