Aeroporto di Forlì. Ragni (FDI): “Le proteste ambientaliste? Incongruenti”

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“Continuiamo a ribadire che la protesta degli ambientalisti – riporta la nota di Fabrizio Ragni vicecoordinatore provinciale di Forlì-Cesena di Fratelli d’Italia –  contro l’aeroporto di Forlì andata in scena venerdì pomeriggio prima ancora di trovare credibilità nell’assunto tecnico sia viziata all’origine da un preconcetto ideologico e politico. Dicono: ‘no’ al trasporto aereo chiedendo che venga privilegiato il trasporto ferroviario rendendolo più competitivo, ma sono gli stessi che ieri hanno manifestato ripetutamente contro la Tav e il progetto del ponte sullo stretto di Messina. Oggi manifestano contro lo scalo di Forlì città guidata da una giunta di centrodestra, ma si guardano bene dall’ organizzare un’uguale manifestazione nelle altre tre città sedi di aeroporti Bologna, Parma e Rimini, tutte guidate dal amministrazioni di sinistra. Dunque, il loro presupposto critico è minato alle fondamenta da un’incongruenza”.

“E aggiungiamo inoltre che non è esatto dire –  prosegue Ragni – come avrebbero detto gli ambientalisti in conferenza stampa – che sul piatto c’è anche un finanziamento regionale di 12 milioni di euro “per accrescere il traffico aereo”, perché è noto a tutti che questi soldi promessi dalla Regione saranno e dovranno essere utilizzati per ammodernare le infrastrutture di servizio e potenziare i collegamenti tra le città romagnole che conducono a Forlì concorrendo alla transizione ecologica con investimenti per la sostenibilità. Proprio quello che a parole auspicano gli ecologisti. E questa è un’altra incongruenza”.

“Inoltre, in questi giorni la giunta regionale ha avviato con l’Unione Europea una verifica ed un dialogo che riguarda proprio i progetti di rilancio delle infrastrutture come volano per per la ripresa. Per l’aeroporto di Forlì, in particolare, ha preso avvio il negoziato per impostare il dossier da presentare in Europa. Quello per stanziare i fondi promessi a Rimini era durato più di un anno. In questa fase delicatissima creare turbativa ideologica rischia di portare alla paralisi ed al congelamento dei finanziamenti che dovrebbero essere trasferiti a Forlì. E’ proprio questo quello che si vuole?” conclude Fabrizio Ragni.

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