Patto per il lavoro e per il clima: sottosegretario Baruffi illustra il “documento strategico regionale”

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Illustrata in Commissione politiche economiche presieduta da Manuela Rontini, la proposta d’iniziativa della Giunta sul Documento Strategico regionale per la Programmazione unitaria delle politiche europee di sviluppo (DSR). Nominati anche i relatori di maggioranza e di minoranza, che saranno rispettivamente Marco Fabbri per il Partito democratico nonché Valentina Castaldini di Forza Italia e Massimiliano Pompignoli della Lega.

“Il quadro di contesto del DSR, da un lato guarda allo European Green Deal come cornice comunitaria, dall’altro assume l’Agenda 2030 come riferimento- spiega il sottosegretario della Giunta, Davide Baruffi-, ma si può dire che il documento da cui partiamo per orientare la programmazione è il Patto per il lavoro e per il clima. Il DSR delinea così la programmazione unitaria dei fondi europei e nazionali per il settennato che si è aperto, orienta la programmazione dei fondi per gli obiettivi nel Patto, indirizza la capacità regionale di attrarre nuove risorse e, infine, prevede strategie territoriali integrate condivise con gli enti locali”.

Fra gli obiettivi strategici, la transizione ecologica, la semplificazione, la legalità e la partecipazione. In questo senso, nel DSR, il territorio viene interpretato secondo le diverse opportunità da cogliere: l’Emilia-Romagna intesa come terra della conoscenza e dei saperi, dei diritti e dei doveri, della transizione ecologica, del lavoro e delle imprese. E, fra i temi cardine, “l’uguaglianza di genere e le nuove generazioni”.

Le risorse a cui fa riferimento il documento  sono quelle regionali, nazionali (Pnrr) e della Commissione europea (Horizon, Europa Digitale, Life, etc). Mentre lo scorso anno, si parlava di 2 miliardi e mezzo, ora il quadro “è superiore ai 3 miliardi di euro” assicura Baruffi.

“Siamo partiti da un analisi di contesto- continua Baruffi- e il 2020 e 2021 sono presi come elemento di svolta di un ciclo economico non semplice che tuttavia ha registrato nella nostra regione una capacità di reazione migliore rispetto al resto del paese. Il rischio che questa cesura determini però una frenata del ciclo è molto concreta, per questo bisogna interpretarla come occasione per mettere in campo misure per la crescita e la coesione territoriale. Sarà dunque necessario- conclude il sottosegretario- partire per tempo e con una progettualità concreta per giocare la partita nelle migliori condizioni”.

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