Siglato accordo tra CGIL ER e Lepida: da giugno al via la sperimentazione per fornire identità professionale SPID

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CGIL Emilia-Romagna, CAAF CGIL Emilia-Romagna e Lepida Scpa, tra i primi in Italia, hanno siglato un accordo che permetterà l’uso dell’identità professionale, anziché quella personale, alle lavoratrici e ai lavoratori del CAAF CGIL Emilia-Romagna e alle sue società convenzionate. Si tratta di una sperimentazione che partirà a fine giugno per entrare in vigore a settembre, quando in tutta Italia si potrà accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione solo attraverso la propria identità SPID.

Grazie a questo accordo, i dipendenti del CAAF CGIL Emilia-Romagna saranno dotati di un’identità SPID legata all’organizzazione di appartenenza, evitando così di usare in orari di lavoro le credenziali personali. Inoltre, anche il CAAF CGIL Emilia-Romagna potrà, al pari di Comuni, Province, Aziende sanitarie, Università e farmacie, dotare i suoi utenti dell’identità SPID.

“Per il CAAF si tratta di un accordo molto importante, perché la CGIL c’è e vuole stare all’interno di questa transizione digitale al servizio dei cittadini, per non lasciare indietro nessun nostro iscritto e nessun nostro utente”, sottolinea Costantino Ricci, presidente del CAAF CGIL Emilia-Romagna.

“Con questo accordo i vantaggi per i dipendenti del sindacato saranno notevoli, a partire dal fatto che, attraverso l’identità professionale, potranno operare non più come liberi cittadini ma come elementi di un’organizzazione – sottolinea Gianluca Mazzini, direttore generale di Lepida -. Ma i vantaggi riguardano anche la CGIL regionale, che diventa uno dei principali sportelli di erogazione dell’identità Lepida in Emilia-Romagna”.

“È un accordo che rafforza ulteriormente la relazione tra la CGIL regionale e Lepida, un rapporto strategico perché noi ci sentiamo particolarmente garantiti da una società pubblica qual è Lepida. Infine, questo nuovo strumento ci permette di incrementare ulteriormente i servizi per i nostri iscritti e utenti, nonché essere di aiuto alla comunità emiliano romagnola, che potrà sfruttare la nostra capillare presenza sul territorio”, conclude il segretario generale della CGIL Emilia-Romagna Luigi Giove.

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