Meldola, prende forma la Farmacia Oncologica della Romagna. Si concluderà entro il mese di luglio il primo stralcio dei lavori

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Si concluderà entro il mese di luglio il primo stralcio dei lavori che porteranno alla nascita, a Meldola, di un centro unico nel panorama italiano: una piattaforma per la produzione e l’allestimento di farmaci radio e chemioterapici per tutte le strutture dell’IRST “Dino Amadori” IRCCS e AUSL Romagna. Un’officina altamente tecnologica, innovativa ed automatizzata che, una volta giunta a pieno regime, sarà in grado di produrre ben 100.000 allestimenti all’anno a favore di tutti gli ospedali della Rete oncologica romagnola, assicurando così a tutti i cittadini del territorio e non solo, i farmaci necessari per i loro percorsi di cura. I lavori, ufficialmente avviati dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella durante la sua visita del 16 aprile 2018, saranno conclusi entro dicembre 2022.

In particolare, terminata la costruzione del Polo Tecnologico – la struttura dove sono installati gli impianti tecnologici per la cogenerazione, elettrici e meccanici a supporto della Farmacia – saranno avviati quelli per il corpo principale. Si tratta di una palazzina di 3 piani, per 900 metri quadri complessivi, progettata secondo i più elevati standard internazionali riconosciuti dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), le più recenti linee guida per il risparmio energetico, la sicurezza di operatori e utenti, il rispetto dell’ambiente. I nuovi spazi ospiteranno l’area per gli allestimenti degli antiblastici, una zona per radiofarmaci ed una per le funzioni di logistica, oltre a spazi comuni e studi. Occasione per una condivisione dello stato dell’arte dei lavori fin qui svolti e per una rapida visita al cantiere, è stata ritagliata ieri, mercoledì 30 giugno, al termine dell’Assemblea dei Soci IRST.

“La nuova Farmacia, che in realtà è un’officina farmaceutica, rappresenta un impegno importante sia sotto il profilo della ricerca e dell’assistenza, sia dal punto di vista finanziario. Un progetto reso possibile solo grazie alla sinergia con l’AUSL Romagna e ai fondamentali contributi di IOR, CIA Conad e di attori istituzionali come la Regione Emilia-Romagna e il Ministero dello Sviluppo Economico. L’IRST stesso, su precisa indicazione del prof. Dino Amadori, nel tempo ha saputo accantonare fondi per dare corpo ad una progettualità destinata a cambiare l’approccio alla produzione dei trattamenti oncologici del nostro territorio. Oggi dimostriamo che non esistono sogni impossibili da realizzare quando coloro che condividono un’idea di bene comune si impegnano per renderla possibile”, commenta il prof. Renato Balduzzi, Presidente IRST “Dino Amadori” IRCCS, e così conclude: “Va sottolineata la stretta sinergia che la nuova Farmacia oncologica realizzerà tra la ricerca scientifica e la traduzione dei suoi risultati nell’assistenza clinica, cioè al letto del malato, a conferma della vocazione dell’Istituto di Meldola, e a vantaggio di tutta la Romagna”.

L’opera prevede un investimento complessivo di circa 12 milioni di euro, di cui 5,8 milioni per il building della Farmacia, 2,5 milioni per il Polo Tecnologico, 1,5 milioni per sistemi manipolazione radiofarmaci, 1,4 milioni per apparati tecnici e altre tecnologie, 0,8 per viabilità interna e altri costi.

Il costo dell’opera è sostenuto, oltre che dall’autofinanziamento dell’IRST, dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) a seguito di aggiudicazione di un bando competitivo, per circa 5 milioni con mutuo agevolato e 0,6 milioni a fondo perduto; dalla Regione Emilia-Romagna, a seguito di bando competitivo, per circa 1,4 milioni; dall’Associazione Volontari e Amici dell’Istituto Oncologico Romagnolo, per 0,4 milioni e CIA Conad loro tramite, per 1 milione. A tal proposito la Coop. soc. IOR ha già sostenuto i costi per la progettazione dell’opera.

“Con questa ulteriore collaborazione – ha spiegato il Dott. Luca Panzavolta, Amministratore Delegato CIA Conad – si consolida un rapporto ultradecennale tra Cia Conad, IOR e IRST, ormai collaudati compagni di viaggio. Il nostro modello di impresa cooperativa radicata nel territorio non può prescindere dalla relazione costante con le nostre comunità e dal diretto sostegno a progetti di eccellenza nella promozione del bene comune, come nel caso dell’IRST, diventato nel tempo struttura di riferimento in campo oncologico su base non solo locale.”

“Siamo orgogliosi come Associazione di Volontariato e come Cooperativa soc. IOR, socia dell’Istituto “Dino Amadori” IRCCS, di restituire in qualità ed efficienza le risorse che i nostri donatori ci affidano con tanta attesa e speranza” ha aggiunto il Dott. Fabrizio Miserocchi, Direttore Generale IOR. La nuova Farmacia Oncologica della Romagna rappresenta il primo importante progetto strutturale ed organizzativo IRST IRCCS-AUSL Romagna del Comprehensive Cancer Care and Research Network, un modello di rete oncologica capace di coordinare i percorsi di diagnosi, cura e ricerca fortemente voluto dal Prof. Dino Amadori.

“La centralizzazione della produzione dei farmaci oncoematologici in ambienti rispettosi degli standard e l’utilizzo di tecnologia robotica, assicureranno la più alta qualità delle cure, sicurezza e tracciabilità nella fase di allestimento dei farmaci oltre alla riduzione del rischio professionale. La produzione secondo criteri di efficienza e linee condivise, inoltre, consentirà economie di scala, abbattimento degli scarti con considerevoli risparmi a tutto beneficio di un miglior impiego delle risorse economiche” ha indicato il Dott. Giorgio Martelli, Direttore Generale IRST IRCCS. “La revisione da parte di oncologi, ematologi e farmacisti della rete oncologica della Romagna porterà ad una omogeneizzazione di tutti gli schemi terapeutici per garantire a tutti le migliori e più appropriate cure. La nuova piattaforma non sarà solo un sito produttivo centralizzato per l’allestimento di farmaci oncologici, terapie radiometaboliche e traccianti diagnostici ma rappresenterà un centro per l’innovazione e lo studio di nuove soluzioni tecnologiche, la messa a punto di sofisticate applicazioni robotizzate e l’ingegneria logistica. E sarà una delle prime realizzazione per lo sviluppo di radiofarmaci per attività di sperimentazione clinica indipendente a servizio di tutto il Servizio Sanitario Regionale e Nazionale” ha concluso il dott. Martelli.

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