Territori e comunità fragili: Legacoop Emilia-Romagna punta sulla formazione e sulla leva educativa

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“È cresciuta nel tempo l’attenzione a considerare il processo educativo in una nuova dimensione istituzionale che può aiutarci a concepirlo come un fondamentale fattore di antifragilità del territorio, delle aree interne innanzitutto, di risposta ai processi di crescita disuguale generati dalla globalizzazione” lo ha sottolineato questa mattina, durante un webinar promosso da Legacoop Emilia-Romagna in collaborazione con il Forum delle Disuguaglianze, Giampiero Lupatelli, tra gli studiosi più impegnati e innovativi che si dedicano a questi temi.

Un incontro ricco di stimoli che ha evidenziato, accanto alle criticità, la forte mobilitazione in atto per rafforzare territori e persone che con la pandemia hanno avisto accentuarsi le condizioni di fragilità. Tre criticità soprattutto contribuiscono a dare al tema del processo educativo i caratteri dell’urgenza: la dispersione scolastica e il disagio giovanile che la pandemia ha riproposto amplificato nella consistenza e nella percezione sociale della sua gravità; il livello troppo contenuto della formazione terziaria (e anche post secondaria) che, registrando nella popolazione adulta valori che superano di poco la metà di quelli dei nostri più diretti competitor, colloca il nostro Paese agli ultimi posti delle graduatorie europee; le esigenze della educazione degli adulti che la transizione ecologica e digitale impone con particolare urgenza e intensità ai decisori pubblici e alle comunità locali.

Questioni che si propongono con particolare rilevanza e gravità nelle aree più fragili del territorio regionale e nazionale che riguarda le diffuse condizioni di fragilità presenti, oltre che nelle aree interne, nei più solidi contesti della regione, a partire dalle periferie delle aree urbane.

“Questo seminario – ha sottolineato Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna – ha permesso di fare una ricognizione accurata sia delle criticità, sia delle numerose risorse che sono attive nella nostra regione e a livello nazionale e che, in rete tra loro, possono offrire risposte importanti alle fragilità. Tra queste, il tema dei livelli formativi riveste grande importanza e ne avrà sempre più mano a mano che i processi di digitalizzazione si espanderanno a tutti gli ambiti della vita sociale e delle attività produttive. Come cooperazione stiamo conducendo una serie di esperienze importanti e vogliamo spingere sempre di più su questi temi in una relazione sempre più stretta con gli attori sociali e istituzionali”.

Nel seminario sono state presentate esperienze locali che stanno offrendo risposte innovative. Tra queste, “la sperimentazione che mira a sostenere soci e socie, in particolare giovani e donne in condizoni di fragilità, – ha ricordato Michela Bolondi, presidente Proges e responsabile gruppo Educazione Legacoop Emilia-Romagna – a conseguire il diploma di scuola superiore”.

“In particolare – ha ricordato Monti –, la rete costituita dalla presenza cooperativa nei territori è una grande risorsa per rispondere ai rischi economici e sociali che la pandemia ha portato con sé. Sono numerose le esperienze nelle quali il movimento cooperativo è più o meno direttamente presente e che evidenziano la nostra capacità di essere un veicolo rilevante dei processi di auto-organizzazione delle società locali”.

L’intervento dei responsabili politici e amministrativi delle politiche regionali e nazionali che operano sul territorio ha permesso di delineare i contorni di una Agenda operativa.

“La Regione è in prima linea per ridurre gli squilibri tra aree interne e aree urbane, promuovendo investimenti e azioni di sistema che consentano di rimuovere gli ostacoli strutturali alla crescita dei territori e di investire sulle loro potenzialità così come chiaramente indicato dal Documento strategico regionale per la programmazione UE 21-27 recentemente approvato – spiega Barbara Lori, assessora regionale alla Montagna, Parchi, Forestazione, Aree interne e Programmazione territoriale –. Ecco perché sono preziosi questi momenti di confronto in cui tirare le fila e confrontarsi sulle azioni messe in campo finora”.

Al webinar hanno partecipato: Barbara Lori – Regione Emilia-Romagna, Assessora alla Montagna e alle Aree Interne; Giovanni Monti – Presidente Legacoop Emilia-Romagna; Andrea Morniroli – Forum delle Disuguaglianze; Giampiero Lupatelli – CAIRE; Emanuele Ferrari – SNAI Appennino Emiliano; Alfredo Peri – Presidente Lepida; Davide Missiroli – Coordinamento CAIPET (trasporto locale) Emilia-Romagna; Fausto Sacchelli – responsabile Cru Unipol Emilia-Romagna; Mattia Grillini – CAMST; Michela Bolondi – presidente Proges, responsabile gruppo Educazione Legacoop Emilia-Romagna; Daniela Luisi – Forum Disuguaglianze; Marco Bussone – Presidente UNCEM.

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