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Il Comitato No Megastore diventa soggetto politico di opposizione

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Il Comitato No Megastore che si propone ormai come soggetto politico di opposizione all’attuale amministrazione, si è aggiunto all’eletta schiera dei postulatori delle modifiche al POC e RUE  approvato nel 2017 a spese della comunità e come gli altri componenti del gruppo non si esprime in merito ai costi che i cittadini dovrebbero sostenere a fronte della richiesta variazione  di quanto pianificato ed approvato a suo tempo.

Addirittura, visto il successo delle scorse edizioni, come si direbbe per le promozioni delle fiction, propongono un altro incontro pubblico con gli amministratori, con l’intenzione di trasformare dopo il comitato di quartiere in comitato No Megastore, i rapporti con la politica locale come quelli tra Masaniello ed i governanti spagnoli di Napoli, inneggiando al malumore popolare e la sommossa di piazza.

Mi auguro davvero che le scene aberranti per una seria amministrazione, viste nel salone comunale nella riunione concessa per il supermercato di via Bertini, con la più assoluta confusione tra ruoli e responsabilità che nulla avevano di democratico, non si abbiano a ripetere.

La speranza è quella che il Sindaco Zattini assuma gli oneri che derivano dall’incarico che i cittadini  gli hanno concesso e quale garante dell’interesse generale risponda in prima persona a richieste che appaiono velleitarie e senza fondamento nè giuridico nè soprattutto amministrativo, offrendo se del caso una prospettiva in merito agli eventuali costi che i cittadini dovrebbero affrontare laddove si perseguisse una modifica del piano.

Almeno finalmente parlerebbero i numeri e nessuno potrebbe nascondersi dietro le responsabilità altrui.

Raffaele Acri

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