Nuovo decreto anti Omicron: super pass per musei, teatri e palestre. Niente feste in piazze e chiuse discoteche

Arriva anche l'obbligo di usare le mascherine all'aperto in tutto il Paese fino al 31 gennaio

Con Omicron salita al 28% dei casi e il timore che possa esplodere nelle prossime settimane, con le imminenti festività natalizie, e un record assoluto di positivi raggiunto in quasi due anni (oltre 44mila in 24 ore), il governo ha varato un nuovo decreto per cercare di contenere la diffusione della variante. Il documento prevede diversi divieti: dal 30 dicembre niente più feste in piazza e chiuse le discoteche fino al 31 gennaio, niente più caffè al bancone per i non vaccinati, super pass per andare in un museo o in palestra. E ancora mascherine Ffp2 obbligatorie per bus e metropolitane, andare allo stadio o al cinema, tamponi a campione per chi entra in Italia anche dai valichi di frontiera, 9 milioni per garantire uno screening nelle scuole e assicurare il rientro in sicurezza dopo le vacanze. Il testo tuttavia non prevede l’obbligo di vaccino né per i dipendenti della Pubblica Amministrazione né per altre categorie. La notizia è riportata su ansa.it.

LE NUOVE MISURE

Stop a tutti gli eventi e le feste previste in piazza e i concerti all’aperto fino al 31 gennaio in tutta Italia per evitare assembramenti. Chiuse anche le discoteche e i locali da ballo: una scelta che è stata fatta durante il Cdm perché nella bozza era previsto che chi volesse andare ad una festa in un locale o a ballare in discoteca dovesse aver fatto il booster o avere un tampone negativo se ancora in attesa della terza dose.

Un’altra misura importante è l’estensione del super pass a settori che fino ad oggi ne erano esclusi. Fino alla conclusione dello stato di emergenza, previsto al momento per il 31 marzo, potranno prendere il caffè o mangiare al bancone solo i vaccinati e i guariti: il decreto prevede infatti l’obbligo del super green pass anche per i servizi di “ristorazione al banco”, mentre fino ad oggi bastava il pass base. Ma il pass rafforzato, a partire dal 30 dicembre, è esteso anche a musei e luoghi di cultura, a piscine, palestre e sport di squadra, ai centri benessere e ai centri termali, ai centri culturali, sociali e ricreativi, alle sale gioco, sale bingo e casinò. Non si potrà più entrare con il solo tampone. Per accedere a Rsa e hospice, invece, si dovrà aver fatto il booster oppure, se si hanno solo due dosi, bisognerà fare anche il tampone. E anche il Vaticano prova a blindarsi, mettendo l’obbligo del pass rafforzato per chi lavora nello Stato pontificio, per chi accede ai servizi e per i visitatori. Esclusi solo i fedeli che vanno a messa.

Arriva anche l’obbligo di usare le mascherine all’aperto in tutto il Paese fino al 31 gennaio. Inoltre, il nuovo decreto impone l’estensione dell’utilizzo di Ffp2 fino alla fine dello stato d’emergenza per cinema, teatri, stadi, palazzetti e mezzi di trasporto compresi bus e metrò. In tutti questi luoghi, inoltre, è vietato il consumo di cibi e bevande. Nel decreto non c’è invece un intervento per calmierare i prezzi delle FFp2, come era stato chiesto da Forza Italia e Italia Viva.

Altra misura condivisa pienamente dal Cdm e suggerita dagli scienziati è la riduzione della durata del pass. Dal primo febbraio varrà 6 mesi poiché ormai è certo che la protezione dei vaccini cala fortemente dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. Con un’ordinanza del ministero della Salute verrà inoltre anticipata ulteriormente la possibilità di fare il booster: da 5 a 4 mesi.

Intensificati anche i controlli alle frontiere: verranno fatti in aeroporti, porti, stazioni e valichi terrestri dei test antigenici o molecolari a campione su chi entra in Italia. In caso di positività, si dovrà andare in isolamento per 10 giorni, se necessario anche nei Covid Hotel.