In Italia salgono l’indice di trasmissibilità Rt e l’incidenza dei casi Covid. L’Emilia-Romagna in bilico per la zona gialla

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Secondo il monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità-Ministero della Salute all’esame delle cabina di regia sulla pandemia salgono in modo significativo sia l’indice di trasmissibilità Rt sia l’incidenza dei casi Covid. L’incidenza media nazionale (dato del 6 gennaio) è infatti di 1.669 casi su 100mila abitanti ed è doppia rispetto al valore di 783 della scorsa settimana. L’incidenza più alta si registra in Toscana, ben 2.680 casi per centomila abitanti, seguita da Lombardia (2.578), Valle d’Aosta (2.255), Umbria (2.235) ed Emilia-Romagna (2.153).

L’Rt sale invece a 1,43 mentre una settimana fa era a 1,18. Sale anche il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, che questa settimana è al 15,4% su base nazionale contro  il 12,9% (dato al 30 dicembre) della settimana precedente. Il tasso di occupazione dei posti letto in aree mediche a livello nazionale sale invece al 21,6% rispetto al 17,1% di 7 giorni fa.

Detto questo, si è in attesa delle valutazioni sulla collocazione delle regioni nelle varie fasce. Secondo La Repubblica altre quattro regioni da lunedì sono in zona gialla, fra cui la nostra. Nell’ultima settimana hanno superato le soglie “gialle” del 10% di intensive e del 15% di ricoveri ordinari Abruzzo (13,3% e 18,7%), Emilia Romagna (15,7% e 19,4%), Toscana (17,2% e 17,9%) e Valle d’Aosta (15,2% e 42,4%). Queste 4 regioni dovrebbero aggiungersi alle 11 regioni già in giallo, vale a dire Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, PA Bolzano, PA Trento, Piemonte, Sicilia e Veneto. Secondo Il Corriere della Sera invece non ci sarebbero nuovi passaggi di fascia. Restano in zona bianca Emilia-Romagna, Valle d’Aosta, Toscana, Umbria, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Campania e Sardegna.

Come sappiamo l’ipotesi del passaggio dell’Emilia-Romagna in zona gialla da lunedì 10 gennaio era data quasi per certa dallo stesso Assessore Raffaele Donini nei giorni scorsi. Rimane il fatto che il passaggio in zona gialla non comporterebbe per i cittadini particolari cambiamenti rispetto alle norme già in vigore oggi (come per esempio l’obbligo di portare la mascherina anche all’aperto).

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