Il profilo di un pilota F1 al volante di un’auto a guida autonoma o semi-autonoma: fantascienza o realtà?

Tecnologia al servizio dell'uomo: l'innovativo sistema di guida autonoma e semi-autonoma Reinova e Social Self Driving

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Nella sterminata Motor Valley sorge un nuovo polo d’eccellenza dedicato allo sviluppo e alla validazione di componenti per il Powertrain elettrico e ibrido destinati alle autovetture a guida semi-autonoma e autonoma. Stiamo parlando di Reinova, azienda sviluppatasi molto velocemente dal gennaio 2021 sulle ceneri di un ex magazzino tessile a Soliera di Modena. A braccetto con Reinova (che è il più grande centro europeo di testing, validazione sviluppo di componenti per mobilità sostenibile) troviamo la startup italiana Social Self Driving (www.socialselfdriving.com) fondata dall’Ing. Luigi Mazzola, a lungo uomo Ferrari nella Gestione Sportiva come race engineer e successivamente manager responsabile del gruppo squadra test del Cavallino Rampante nonché coordinatore dello sviluppo della vettura F1. Mazzola è anche noto come speaker motivazionale, performance coach e commentatore Sky nella trasmissione Race Anatomy.

Che cos’è la guida autonoma e semi-autonoma?

Si tratta di vetture ad alimentazione anche elettrica in grado di soddisfare le principali capacità di trasporto di una macchina tradizionale. L’auto a guida autonoma o semi-autonoma è in grado di rilevare l’ambiente e riprodurre la navigazione senza intervento umano. Esistono macchine robotiche principalmente come prototipi e sistemi dimostrativi ma, nel giro di un biennio, entreranno in commercio come vetture a tutti gli effetti. Diverse analisi di mercato prevedono nei prossimi anni una diffusione su scala globale di queste macchine e la partnership nata da Reinova e Social Self Driving è un segnale e conferma che la Motor Valley è in prima linea in fatto di progetti legati all’elettrificazione e all’automotive.

Qual è l’obiettivo della partnership tra Reinova e Social Self Driving?

La collaborazione consiste nel mettere a punto un sistema tecnologico avanzato capace di registrare lo stile di guida del conducente e farlo riprodurre sulle auto a guida autonoma e semi-autonoma. In questo modo le vetture prive di conducente potranno muoversi con uno stile sempre diverso scelto dall’utente riproducendo la parte emozionale oltre a quella dinamica del veicolo. Un progetto ambizioso che vuole lasciare intatto il piacere della guida negli appassionati, in controtendenza all’opinione comune che la guida autonoma e semi-autonoma ‘spersonalizzi’ la vettura.

Modelli di vettura a guida autonoma e semi-autonoma. 

L’invenzione

L’utente potrà impostare quindi sui mezzi un profilo corrispondente al proprio e condividerlo con altri utenti utilizzando una piattaforma cloud. Social Self Driving è in grado di apprendere lo stile di guida di una persona e replicarlo fedelmente. Reinova e Social Self Driving, grazie alle competenze reciproche, hanno iniziato l’implementazione del sistema di guida autonoma e semi-autonoma definendo le principali architetture hardware e software necessarie al buon esito del progetto, finalizzato, validato e testato nei prossimi mesi per la presentazione ufficiale. Social Self Driving si basa su una metodologia brevettata e quindi non necessita di supporti esterni per assimilare, elaborare ed esportare dati. La registrazione del profilo sulla piattaforma offre risultati nel Dynamism e nel Comfort, esprimendo quindi il dinamismo nella guida e il comfort di un utente. La novità nella novità è che gli utenti potranno acquistare anche i profili di guida di importanti piloti come Lewis Hamilton, Kimi Raikkonen e anche di celebrità o insegnanti di guida. Nuove frontiere affascinanti che pongono l’uomo dinanzi a nuove sfide, rendendolo maggiormente partecipe del processo di evoluzione tecnologica.

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Da sinistra a destra Francesco Zanazzi, Guido Ciapponi e Luigi Mazzola 

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Tecnologia quindi impiegata per espandere l’individuo, un concetto già intrapreso da grandi personaggi nel mondo dello sport e dello spettacolo. Basti pensare al celebre calciatore Cristiano Ronaldo che, oramai, guadagna di più grazie ai follower dei suoi profili social che con il suo importante stipendio da calciatore.

La parola ai protagonisti

Giuseppe E. Corcione, CEO & Co-founder Reinova: “Abbiamo fatto del motto “L’innovazione incontra la creatività” uno dei mantra di Reinova per spingerci oltre il limite di ciò che esiste ed è visibile dinanzi ai nostri occhi. Stiamo immaginando un mondo connesso, condiviso e sicuro unendo le più alte forme di tecnologia e di intelligenza artificiale alla passione, creatività e spirito vincente della Motor Valley. A meno di un anno dall’inaugurazione di Reinova aggiungiamo un altro tassello, quello della condivisione e della guida autonoma, al piano strategico di Reinova. Siamo pronti a guidare questa ulteriore sfida sempre nell’ottica di creare la mobilità del futuro sostenibile, connessa, condivisa, sicura e con update in tempo reale. Il progetto Social Self Driving rappresenta la sintesi di questa importante sfida tecnologica. Oggi possiamo affermare che ciò che era solo un’idea pochi mesi fa, oggi è un progetto concreto e tecnologicamente sostenibile. Rendiamo i veicoli a guida autonoma una passione in movimento, registrando, replicando e ottimizzando gli stili di guida mediante indicatori oggettivi (KPI) e l’utilizzo delle più avanzate tecniche di machine learning”.

Luigi Mazzola, CTO & Co-Founder Social Self Driving: “Sono passati alcuni mesi dalla creazione della start up Social Self Driving e tante cose sono successe. La più importante è aver determinato un algoritmo che definisce in modo univoco lo stile di guida di qualsiasi guidatore di autoveicoli di vecchia e nuova generazione. Siamo riusciti a creare quello che è alla base della nostra idea: registrare, guidare e condividere il proprio stile di guida. Abbiamo definito una partnership con Reinova che ci aiuta in questa vera e propria sfida tecnologica. Attraverso un’indagine compiuta in collaborazione con un’importante università italiana, s’è visto quanto la nostra idea sia astata accettata in maniera entusiastica da una popolazione eterogenea. Si può dire che è già stata creata l’attesa. Il piano di guida autonoma è previsto per il 2024-2025. Noi arriveremo lì come plug-in essendo avanti con i test. Infine, è stato individuato un processo ben preciso, grazie anche all’aiuto di altre realtà aziendali, che ci garantisce la realizzabilità in breve tempo della nostra idea. Avanti tutta e verso una nuova concezione di divertimento nel monto automotive!”

Francesco Zanazzi, Co-Founder Social Self Driving: “Il Concept nasce da una serie di ragionamenti che ho fatto con Guido Ciapponi quattro anni fa. Lavoriamo nel marketing digitale e ci occupiamo di realizzazioni campagne marketing e siamo appassionati di motorsport. Il ragionamento alla base del nostro plug-in è il seguente: ogni rivoluzione tecnologica porta con sé l’utilizzo da parte delle persone. Pensiamo a una macchina fotografica che dentro a telefono ha trasformato il cellulare in  un oggetto che fa foto. Unitamente il miglioramento della banda e dei sensori per effettuare le foto hanno trasformato il telefono facendolo diventare un oggetto con cui fare bellissime riprese. Tutto questo materiale generato poi viene condiviso. Tutta la tecnologia che sta arrivando da sistemi di guida autonoma serve ad espandere l’individuo, non a limitarlo. Purtroppo la guida autonoma viene demonizzata, ma noi crediamo che basandoci sulla tecnologia usata nel modo corretto, la guida autonoma possa imparare uno stile di guida e replicarlo. Invece di avere un veicolo a guida autonoma dove devi impostare magari come vuoi la frenata rigenerativa, oppure invece di settare la distanza con race control adattivo in modo automatizzato, tutti questi sistemi apprenderanno come guidi mentre guidi. Se in futuro ci fosse la possibilità di acquistare un’auto a guida autonoma o semiautonoma e magari di poterla utilizzare con lo stile di guida di un personaggio dello spettacolo, perché no? Sarebbe estendere le potenzialità di una e non per toglierli la possibilità di guidare”.

Guido Ciapponi, Co-Founder Social Self Driving (co-inventore e proprietario del brevetto che sta alla base di SSD). “La tecnologia della guida autonoma può portare ad una maggiore sicurezza o creare occasioni nel quale il guidatore può riposarsi. Capisco che queste frontiere possano lasciare perplessi, così come è cosa nota che le novità e tutte le cose che cambiano i paradigmi cui siamo abituati spaventino le persone invece che incuriosirle. Noi ci poniamo l’obiettivo di essere un ponte tra la nuova tecnologia della guida autonoma e l’essere umano, facendo in modo che non sia quest’ultimo a doversi adeguare a questa tecnologia, ma viceversa. Abbiamo svolto un’indagine di mercato in collaborazione con un importante Università italiana domandando agli utenti: “Se tu all’auto a guida autonoma potessi insegnare a guidare, sterzare accelerare come fai tu, la prenderesti?” Il 70% ha risposto sì.”

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