Alla Lega fa paura l’arcobaleno. A Forlì si schiera contro il patrocinio del comune alla festa delle famiglie omosessuali

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“Fra i nostri punti fermi c’è la famiglia naturale come unica unità stabile e fondamentale della società. Crediamo fermamente che la famiglia naturale sia il cuore e il centro di quella rete sociale che è tuttora alla base della nostra storia, della nostra tradizione e della nostra identità e che consideriamo sia indispensabile per una società in grado di reggere crisi e difficoltà. Piena libertà, dunque, alle famiglie omosessuali di organizzare una festa, crediamo tuttavia che sia stata una forzatura politica chiedere il patrocinio del Comune di Forlì, come non condividiamo la sofferta decisione dell’amministrazione di concederlo”.  Così in una nota gli assessori Andrea Cintorino e Daniele Mezzacapo e il Gruppo della Lega in Consiglio comunale a Forlì.

“C’è una profonda e incolmabile differenza che ci separa dalla sinistra e da quell’area ambigua che cerca di barcamenarsi tra due visioni antitetiche della società. Noi crediamo siano prioritarie la tutela della famiglia naturale, la difesa della vita e la funzione educativa della famiglia tradizionale nell’interesse del bene comune e della società. Siamo anche convinti del fatto che la sinistra abbia imboccato una strada senza ritorno sposando le utopie di una società liquida, per non dire liquefatta, che persegue desideri narcisistici minoritari… Per questo prendiamo moralmente e eticamente le distanze dal patrocinio concesso alla Festa delle Famiglie omosessuali, oltre ad ammonire a tenere alta l’attenzione sulla propaganda gender che surrettiziamente sarà diffusa in tutte le scuole il 17 maggio in occasione della Giornata contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia LGBT. Non possiamo far passare sotto silenzio che bambini e adolescenti possano essere traumatizzati, influenzati o, peggio, indottrinati da argomenti tanto delicati e difficili addirittura a scuola” conclude il documento leghista.

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