A Forlì Open Day del Master in Fundraising, il primo e più importante corso post-laurea dedicato al mondo del fundraising in Italia

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Prima ancora dell’arrivo della facoltà di medicina, la città di Forlì era famosa in tutto il Paese per essersi guadagnata – con il suo Master in Fundraising – il titolo di capitale italiana della raccolta fondi. Un titolo che, peraltro, detiene ancora con grande orgoglio. Qui, in anni in cui l’Alma Mater di Bologna stava ancora progettando le fondamenta di un vero e proprio campus, punto di riferimento per l’intera Romagna, si studiavano le sfide di un settore pressoché sconosciuto, cercando di decriptarne i termini e gli strumenti che solo i pochi addetti ai lavori conoscevano e applicavano.

Dopo 22 anni, quel Master rappresenta ancora un unicum, il primo e più importante corso post-laurea dedicato al mondo del fundraising in Italia. Pratico e altamente esperienziale, il Master è pensato per chi vuole diventare fundraiser o per chi lo è già, e desidera apprendere nuovi strumenti e metodologie da riproporre nella sua organizzazione nonprofit.

Giunto alla sua XXIII edizione, il Master in Fundraising garantisce non solo i migliori docenti e professionisti del settore e una ricca rete di collegamenti locali e internazionali per il proprio futuro, ma anche la formazione continua che viene offerta e riservata a tutti gli ex studenti.

Martedì 19 marzo alle ore 12:00, è atteso il consueto OPEN DAY: un incontro online, gratuito e da non perdere, in cui il direttore Valerio Melandri e la coordinatrice didattica Giulia Galassi approfondiranno la figura lavorativa del fundraiser e i dettagli della nuova edizione del Master, con anticipazioni sul programma, sui professori, sulle lezioni e sulle opportunità lavorative che il corso, in partenza a gennaio 2025, offre a tutti i suoi partecipanti. “Non ci si può improvvisare fundraiser” – spiega Valerio Melandri, fondatore e direttore del Master. “Fare raccolti fondi è una cosa seria, che richiede sacrificio, competenze e grande professionalità. L’attualità, con il pandoro-gate, ce lo ha dimostrato in tutta la sua gravità. Il fundraiser non è solo la figura più ricercata nel Terzo Settore ma è un vero e proprio mediatore in grado di combinare la sfida di una raccolta fondi con la sostenibilità di un’impresa. Esserlo significa intraprendere un percorso professionale appassionante che contribuisca concretamente al sostegno di cause necessarie per un mondo migliore. È una professione complessa e sfaccettata, che richiede una combinazione unica di competenze relazionali, strategiche e creative. Non si tratta solo di “chiedere soldi”, ma di costruire relazioni profonde con i donatori, di tessere storie coinvolgenti e di ideare campagne innovative per far crescere il sostegno a cause urgenti e preziose.”

Per partecipare all’open day online del Master di Fundraising di Forlì è possibile prenotare il proprio posto iscrivendosi qui: https://www.master-fundraising.it/openday/#form-open-day

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