‘Fango artista’. L’idea di due artisti forlivesi per non far dimenticare il dramma dell’alluvione

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“Fango artista”, sulla scia della celebre “Merda d’artista” opera di Piero Manzoni del 1961, per tenere alta l’attenzione sui danni e i disagi provocati dall’alluvione. È l’idea di due forlivesi che per riempire un centinaio di barattoli, numerati, hanno utilizzato la melma che quasi un anno fa invase i terreni vicino al loro vivaio.

“Così la gente può capire cos’è un’alluvione”, spiegano al Corriere di Romagna Stefano Silvestoni e Marina Bergamaschi.

I barattoli con l’etichetta “alluvione Romagna. Fango artista” tradotta in quattro lingue (italiano, francese, inglese e tedesco) vede il fango come “artista” (e non “di artista” come l’opera di Manzoni), nella tragedia, perché con il suo incedere ha cancellato e rimodellato territorio, oggetti e case. Il fango disidrato contenuto nei barattoli è stato raccolto dai campi vicino al vivaio Silvestroni di viale Bologna.

Un messaggio, provocatorio, da mandare a chi pensa che tutto sia a posto nella Romagna alluvionata, che a 10 mesi da quell’evento tutto sia tornato alla normalità. “Un gallerista – raccontano – ci ha comprato tutti i barattoli, tranne dieci vasetti che abbiamo tenuto per consegnarli a chi ci ha dato una mano. Sono contento perché se ne parla, si parla dell’alluvione e dei romagnoli. Noi volevamo venderli per beneficenza, poi daremo un barattolo alla scuola ‘la Nave’ per la loro asta benefica. Uno o due barattoli li vorremmo mandare a Von der Leyen e Meloni che sono state qui a vedere i danni”.

(fonte ANSA)

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