CNA FITA Forlì-Cesena: assordante il silenzio del Governo sulle richieste dei taxisti

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Rimane inascoltata la richiesta di CNA Fita di modificare la bozza del decreto attuativo per le piattaforme di intermediazione tecnologica nel settore taxi, presentata dal Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili all’inizio di aprile.

CNA Fita ritiene la bozza inadeguata perché non coglie la natura distintiva dell’attività e non disciplina la modalità di accesso tecnologico ai servizi. Infatti, è fondamentale distinguere tra le piattaforme di mera intermediazione, che prevedono costi per gli utenti, e le cooperative e i consorzi di tassisti, che offrono un servizio pubblico locale anche attraverso tecnologie gratuite messe a disposizione dalle Pubbliche Amministrazioni.

CNA auspica che il ministro recepisca questa sostanziale differenza nell’adozione definitiva del decreto al fine di introdurre gli elementi di verifica e controllo della natura distintiva delle due attività e disciplinare le modalità di accesso tecnologico ai servizi, anche se il silenzio che proviene dal Ministero non lascia presagire nulla di buono. Preoccupanti anche le fughe in avanti del Ministro Urso nei confronti di UBER, che dimostrano ancora una volta come ci siano equivoci di fondo sulle specifiche caratteristiche del servizio taxi, così attualmente normato e regolato nel nostro paese.

Per questo motivo, la categoria annuncia manifestazioni di fronte alle sedi istituzionali e un Fermo Nazionale dei servizi se non saranno date risposte adeguate.

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