Elly Schlein infiamma la platea del Pd alla festa di Vecchiazzano: “andiamo a vincere, Forlì merita il riscatto dopo 5 anni bui” fotogallery

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Tante persone e molto entusiasmo domenica 5 maggio alla Festa dell’Unità di Vecchiazzano per il comizio di Elly Schlein, venuta a Forlì per le elezioni europee e a sostenere la candidatura a sindaco di Graziano Rinaldini. A fine comizio, molti applausi, sorrisi, pacche sulle spalle e anche un po’ di commozione nel pubblico. Due signore dietro di me commentano fra loro: “Era un pezzo che non sentivo un discorso così bello” dice una; “È stata brava, ha parlato col cuore, mi sono emozionata” risponde l’altra.

Forlì. Elly Schlein parla alla Festa dell'Unità a Vecchiazzano

Insomma, Elly Schlein ha toccato le corde giuste e scaldato il cuore delle mille persone accorse ad ascoltarla e ha così dato la carica al Pd nella difficile partita aperta con la destra per la conquista del governo di Forlì. In una bella giornata di sole, nel giorno del suo compleanno (sul palco alla Schlein donano poi un bel mazzo di fiori tricolori, rossi, verdi e bianchi) la segretaria Pd arriva con un po’ di ritardo ed è subito accolta dai dirigenti dem locali Gessica Allegni e Michele Valli e dal candidato sindaco Graziano Rinaldini. Abbracci e applausi all’arrivo. Poi brevissimo punto stampa di 2 minuti per dire in favore di telecamere che è venuta per sostenere la battaglia per strappare Forlì alla destra e che firmerà il referendum della Cgil per il ripristino dell’articolo 18, in coerenza con le sue battaglie, del presente e del passato.

Forlì. Elly Schlein parla alla Festa dell'Unità a Vecchiazzano
Forlì. Elly Schlein parla alla Festa dell'Unità a Vecchiazzano

Poi tutti sul palco: Elly Schlein, il segretario regionale del Pd Luigi Tosiani, Gessica Allegni segretaria territoriale, Michele Valli, segretario cittadino, Graziano Rinaldini. In platea anche due candidati alle europee – Alessandro Zan e Antonio Mumolo – e la responsabile delle donne dem Roberta Mori. Alle loro spalle tutti i candidati della lista Pd per le comunali. Il pubblico invoca Elly Elly, Graziano Graziano!

Apre Gessica Allegni: “Insieme ce la facciamo, dobbiamo vincere la sfida per tornare a dare il buon governo alla città di Forlì” e parla poi di “scelta di campo fra chi dice che Mussolini è uno statista e chi è antifascista”; chiude con piglio dicendo “è ora di mandarli a casa, rinnegano la Costituzione su cui hanno giurato”.

Luigi Tosiani lancia dal palco una serie di domande retoriche all’indirizzo del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini: “Condivide le posizioni di Vannacci sui disabili e su Mussolini? Ha qualcosa da dire su Meloni che candida un no vax nel Nord-Est alle europee? E ha qualcosa da dire sui mancati rimborsi post alluvione? Non abbiamo ancora sentito da lui parole di chiarezza per prendere le distanze da certe cose.” 

Graziano Rinaldini esordisce con un largo sorriso e con queste parole: “Siete tanti, ci date la forza per vincere.” Affronta soprattutto il tema dell’alluvione e del dopo: “Vogliamo recuperare tutto il disastro dell’alluvione a Forlì, aiutare le persone, perché dei rimborsi promessi non è arrivato nulla. Faremo un Assessorato alla ricostruzione e ci occuperemo di ridurre l’inquinamento perché Forlì è fra le città più inquinate d’Italia.” Poi parla del verde e della necessità di piantare alberi: “A Forlì abbiamo solo 46 alberi ogni 100 abitanti a Modena il dato è tre volte superiore. Il nostro obiettivo è piantare almeno 50.000 alberi.”

Ora tocca a Elly Schlein che dopo i fiori e i sorrisi non risparmia nulla a Zattini e alla destra: “Forlì merita un riscatto dopo cinque anni di buio e di chiusura, in cui la destra ha isolato e gestito la città senza una visione”. La segretaria dem invita tutti alla mobilitazione dal basso (“la differenza la fate voi, non io”) e a lottare contro tre avversari: la destra, l’astensionismo e l’indifferenza. “Molti non credono più alla politica e in parte li abbiamo persi per strada noi” ha detto, invitando ad andare a ‘riprendere’ chi si è perduto lungo la strada.

Poi una serie di temi politici su sanità, lavoro, aborto, scuola. “Basta tagli alla sanità pubblica e alla privatizzazione strisciante della destra, – ha tuonato – va smascherato il racconto del paese delle meraviglie che fanno ogni giorno Meloni e la destra, sono tutte balle. Ed è grave che la stessa Meloni abbia messo in lista per le europee al secondo posto un no vax (Sergio Berlato, numero 2 di Fratelli d’Italia nel Nord-Est, ndr).”

La segretaria dem ricorda la legge sulla sanità proposta dalla Regione Emilia-Romagna di Bonaccini, una legge che punta ad alzare al 7,5% del Pil il finanziamento annuale per il Sistema Sanitario Nazionale: “una legge che facciamo nostra”.

Poi Schlein parla dei tagli dei fondi per la disabilità del governo della destra mentre tesse le lodi del volontariato, insiste sui temi della giustizia sociale che va a braccetto con la giustizia ambientale. E qui c’è l’affondo sull’alluvione: “Non dimentichiamo le promesse vane di chi è venuto a mettere gli stivali nel fango. I soldi finora non sono arrivati, tranne che a 30 famiglie e 30 imprese.”

Poi il capitolo lavoro, ricordando la battaglia per il salario minimo (“a cui la Meloni non ha avuto nemmeno il coraggio di votare contro”) e la raccolta firme per riportare la proposta in Parlamento “perché sotto i 9 euro l’ora non è lavoro è sfruttamento: la battaglia per il salario minimo è una battaglia di civiltà.”

Sulle donne Elly Schlein non risparmia nulla a Meloni: “Non ce ne facciamo nulla di una premier donna che non si occupa dei diritti di tutte le donne”. Poi racconta dei tagli ai fondi PNRR indirizzati agli asili nido e ai servizi per l’infanzia 0-6 e tuona contro la scelta di far entrare gli antiabortisti nei consultori per “mettere in discussione il diritto di scelta delle donne”.

Quindi aggiunge: “C’è una cosa che mi fa letteralmente impazzire, la destra si riempie la bocca dei temi della denatalità e poi taglia gli asili, le opportunità per le donne e i giovani, ben sapendo che se non si fanno figli è perché c’è troppa precarietà fra i giovani e per le giovani coppie”.

Dopo un passaggio sugli attacchi alla Costituzione che arrivano dal premierato voluto dalla Meloni, l’ultimo affondo è sulla scuola e sulla proposta del Ministro Valditara di mettere un tetto alla presenza di alunni di origine straniera nelle classi. “Nelle scuole io non vedo italiani e stranieri, io vedo bambini e bambine che hanno gli stessi diritti all’istruzione. E gli stranieri che sono nati qui e parlano italiano per me non sono stranieri, sono italiani.”

Gli applausi sovrastano le parole. Un’ovazione alla fine per Elly Schlein e tante strette di mano. A cui lei risponde con un incitamento “andiamo a vincere”, per infondere fiducia ed entusiasmo nei suoi, in vista di una sfida molto difficile. A Forlì, e anche in Europa.

Forlì. Elly Schlein parla alla Festa dell'Unità a Vecchiazzano
Forlì. Elly Schlein parla alla Festa dell'Unità a Vecchiazzano

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