Rinaldini (centrosinistra): ripensiamo al progetto della via Emilia bis, facciamo la metropolitana di superficie e l’alta velocità

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“Sviluppo tecnologico, transizione energetica e infrastrutture sono i temi chiave sui quali si giocano le sfide del territorio della città di Forlì, temi sui quali da sempre Confindustria Romagna svolge un ruolo determinante e propulsivo. La nostra città, a forte vocazione industriale, vanta importanti realtà imprenditoriali, di piccola media e grande dimensione, con punte di eccellenza anche in settori di nicchia. Nel contesto territoriale e nel panorama regionale scontiamo però anni di isolamento, dal punto di vista istituzionale e di capacità di programmazione, che richiedono nuovi investimenti a partire dal rapporto tra Università e mondo del lavoro improntato ad un alto contenuto tecnologico. Fondamentale è che questo avvenga in una città che torni a essere accogliente e che sappia coniugare capacità residenziale, qualità della vita, ricchezza di proposte culturali e ricezione turistica. Un dato che preoccupa, a questo proposito, e sul quale dobbiamo recuperare terreno in termini di attrattività, è la perdita dal 2019 a oggi di 11 mila presenze”. Queste le dichiarazioni del candidato sindaco del centrosinistra, Graziano Rinaldini, nel corso dell’incontro con la delegazione di Forlì-Cesena di Confindustria Romagna.

“Sul tema delle infrastrutture è necessario ripensare al progetto della via Emilia bis, procedere con la realizzazione della metropolitana di superficie e di linee ad alta velocità che devono arrivare per fornire adeguati collegamenti anche in Romagna. Dobbiamo investire sullo sviluppo strategico tenendo conto di ciò che è avvenuto un anno fa con l’alluvione di maggio che ha messo in ginocchio famiglie e imprese. Come ha sottolineato il Centro Studi di Confindustria Romagna, a un anno da quei drammatici eventi, quasi la metà delle aziende colpite non ha ricevuto alcun tipo di ristoro, nonostante le tante promesse del Governo. La Regione Emilia Romagnaha concluso Rinaldinista procedendo alla mappatura delle zone alluvionate e a fine anno è previsto il piano che consentirà di mettere a punto le linee guida per la ricostruzione del post alluvione. Di questo dovrà tenere conto il nuovo Piano Urbanistico Generale, sul quale la nostra città in ritardo rispetto ad altri Comuni, nel quale le azioni di rigenerazione urbana e devono essere prioritarie”.

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