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Grande distribuzione e prodotti Bio

Oggi molti consumatori dichiarano la propria preferenza per l’acquisto dei prodotti biologici, ma a differenza di quanto si crede la vendita di questi ultimi resta solo in minima parte affidata ai negozi specializzati. Le più recenti rilevazioni statistiche, infatti, confermano che è soprattutto la grande distribuzione a godere della maggior crescita per quanto concerne alimentari e altri prodotti Bio. Sono le grandi catene di supermercati, infatti, a detenere un ragguardevole controllo delle vendite (circa il 45% del totale), mentre le piccole botteghe, diversamente rispetto a dieci anni fa, controllano appena il 24% della distribuzione Bio in Italia.

Le vendite di prodotti biologici in Italia

Prima ancora di esaminare la tendenza relativa alla grande distribuzione dei prodotti biologici, è utile esaminare i numeri relativi alla vendita dei prodotti biologici nei supermercati. Sotto questo profilo, sono preziose le indicazioni statistiche provenienti dal recente report del Focus BioBank [1], che attesta una attenzione crescente dei consumatori verso il comparto. Fenomeno questo che non appartiene solo all’Italia: le indagini dimostrano che il valore complessivo delle vendite Bio in Europa ha raggiunto la cifra di 37 miliardi di euro, facendone il secondo mercato al mondo dopo gli Stati Uniti.

Proprio nel Vecchio Continente la grande distribuzione ha assunto un ruolo dominante nella vendita di prodotti Bio: in Germania nei supermercati transita circa il 59% del biologico, contro il 46% della Francia e, come anticipato, il 45% dell’Italia. Tutto ciò è confermato dalle offerte variegate proposte dalle varie catene: ad esempio, basta consultare il volantino Eurospin [2] per evidenziare la sempre maggior presenza, nei cataloghi della grande distribuzione, dei prodotti biologici.

L’incremento in termini di volume e vendite non riguarda, però, solo il settore alimentare: nell’ultimo anno, infatti, sono in crescita anche i marchi (sia dal lato della produzione che da quello della distribuzione) relativi ad altri comparti, primi tra tutti quelli del settore cosmetico, in cui sono sempre più le private label bio e le grandi catene specialistiche o con linee di prodotti di bellezza dedicati.

Come si distribuiscono i prodotti biologici

Ancora dal Focus BioBank è possibile evidenziare come nell’ultimo triennio si sia avuta una trasformazione profonda del mercato, con crescite costanti, anche se progressivamente ridotte nel corso degli anni. La grande distribuzione, infatti, concentra aumenti in termini di vendite, da un anno all’altro, pari al 36% nel 2017, al 21% nel 2017 e all’11% nel 2018.

Verso tutt’altra direzione si muovono, invece, i trend relativi all’offerta Bio della piccola distribuzione. Guardando alle vendite, infatti, i negozi specializzati manifestano una sostanziale stasi rispetto a cinque anni fa, sebbene crescano i valori ottenuti (complice anche il progressivo aumento dei prezzi), ma anche la varietà e specializzazione dell’offerta: nei negozi al dettaglio, infatti, si possono acquistare prodotti ricercati, con una proposta ampia e profonda volta a soddisfare un pubblico di nicchia.

Tutto ciò comporta anche un effetto di consolidamento nelle realtà già popolate, come quelle del Centro-Nord, dove anzi le maggiori province (Roma, Milano e Torino) conservano ancora il record della distribuzione al dettaglio; a ciò, però, si affianca l’incremento dei negozi Bio anche nel Sud Italia.

Quanto vale il mercato del Bio in Italia?

Volendo tradurre in cifre la tendenza sopra osservata relativamente all’aumento delle vendite di prodotti Bio in Italia, Assobio [3] offre un quadro del settore che permette di evidenziare il relativo volume d’affari. Infatti, l’analisi proveniente dall’Associazione dei produttori Bio dimostra che gli incrementi in termini di guadagni sono state del 16% nel 2017 rispetto all’anno precedente, pari ad un valore di 166 milioni di euro.

Nonostante prezzi che rimangono decisamente più alti rispetto a quanto avviene per prodotti industriali, essi risultano comunque in diminuzione (-6%): ciò, però, non ha impedito ai consumatori italiani di arrivare a spendere, sempre nel 2017, circa un miliardo e 400 milioni di euro in prodotti Bio. Tra i preferiti ci sono latte e derivati, pasta integrale o di cereali, yogurt, olio extra-vergine, uova e verdure.
Tutto ciò si spiega non solo alla luce di una strategia di marketing efficace, ma anche grazie ai forti investimenti in sensibilizzazione del pubblico, divenuto sempre più attento non solo alla salubrità dei prodotti ma anche alla sostenibilità della relativa catena produttiva.

 

Fonti

[1] Statistiche riportate dal Focus BioBank
[2] Esempio di consultazione online del volantino Eurospin
[3] Articolo di AssoBio relativo all’andamento del settore biologico

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