Caso Narducci, il Sap lancia campagna per chiedere al Csm ispezione al palazzo di giustizia di Forlì

Un sito (www.vialamenzogna.it), una pagina Facebook dallo stesso titolo e la diffusione, entro settembre, di cartoline da inviare al Consiglio superiore della magistratura con le quali i firmatari chiederanno un’ispezione al palazzo di giustizia di Forlì. E’ quanto annunciato, durante una conferenza stampa nella città romagnola, da Gianni Tonelli, segretario nazionale del Sap, sindacato autonomo di Polizia. Il tutto in riferimento al ‘caso Narducci’, il complesso e controverso procedimento giudiziario nato nel 2010 quando tre agenti, Marco Pieri, Giancarlo Tizi e Christian Foschi, fermarono a Cesena per un controllo l’allora 29enne barista Filippo Narducci. 

Ne derivò un movimentato alterco, con Narducci steso a terra, ammanettato e portato negli uffici del commissariato cesenate dove fu trattenuto per alcune ore. La vicenda sfociò, ed è tuttora pendente con alterne vicissitudini, nelle aule di giustizia con gli agenti accusati, e condannati in primo grado, per falso, calunnia, falsa testimonianza e sequestro di persona, mentre Narducci venne accusato, e assolto, di resistenza a pubblico ufficiale.

«Con questa iniziativa vogliamo che l’opinione pubblica possa esaminare, e farsi una ragione, tutto il materiale esistente. Pubblicheremo perciò – ha detto Tonelli – tutti i documenti, gli atti della magistratura, gli articoli giornalistici, i filmati e le perizie effettuate. Tutti potranno dire la loro e i loro commenti, pro o contro non importa, verranno resi pubblici».

Il segretario del Sap ha annunciato di voler scrivere un libro sulla vicenda. «Sono un uomo libero – ha detto – non mi faccio intimidire da nessuno. Neppure dalle querele che ho già ricevuto e da altre che sicuramente arriveranno. Il mio unico interesse è che si arrivi alla verità».