Vicenda uova contaminate: Eurovo garantisce conformità di tutti i suoi prodotti

Più informazioni su

Con una nota in merito alla vicenda delle uova contaminate con il Fipronil, il Gruppo Eurovo di Imola ribadisce che “come già spiegato dal Ministero della Salute, i valori riscontrati non conformi sono nettamente inferiori alla soglia di sicurezza definita dalla Comunità Europea” e che “anche grazie all’implementazione dei controlli pubblici, stabiliti dalla Regione Emilia-Romagna e dal protocollo dell’associazione Assoavi, è possibile garantire che tutti i prodotti da oggi immessi nel mercato siano conformi”. 

Dall’inizio dell’allerta, spiega l’azienda, “Eurovo ha immediatamente attivato un piano straordinario di analisi volontarie di ricerca del Fipronil, principio attivo la cui ricerca non era richiesta prima dell’allerta, per poter escludere dalla commercializzazione uova o ovoprodotti non conformi. Premesso – sottolinea – che Eurovo garantisce la filiera e non utilizza assolutamente prodotti contenenti Fipronil, ha comunque attivato un piano di controllo straordinario su tutte le uova provenienti dagli allevamenti di proprietà e in acquisto”.

Eurovo ha precisato la sua posizione dopo la notizia che alcuni allevamenti della Romagna sarebbero stati interessati dal caso delle uova contaminate e dopo il blocco della commercializzazione a scopo cautelativo per alcuni allevamenti avicoli dell’Emilia-Romagna da parte della Regione ER a seguito di una segnalazione, nell’ambito del Piano nazionale di controllo del Ministero della Salute.

Gli assessori regionali alle Politiche per la salute Sergio Venturi e all’agricoltura Simona Caselli hanno annunciato il provvedimento in occasione di un incontro con Assoavi e Unaitalia, due delle principali associazioni di produttori del settore. “È un’iniziativa che abbiamo adottato mettendo in atto il principio di massima precauzione a tutela della salute pubblica, ma anche di una filiera che rappresenta in Emilia-Romagna una punta di eccellenza”, hanno spiegato all’Ansa gli assessori regionali Venturi e Caselli. Gli assessori, nel sottolineare come quello avicolo emiliano-romagnolo sia un settore da sempre sottoposto a controlli rigorosi dalla produzione alla commercializzazione, hanno spiegato come il provvedimento di oggi “garantirà nell’immediato che tutte le produzioni sospette siano ritirate o non immesse nel mercato, in attesa nei prossimi giorni degli accertamenti laboratoristici da parte della sede di Brescia dell’Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia-Romagna”. 

Più informazioni su