A Forlì il forum dei giovani imprenditori agricoli under 35 delinea le traiettorie dell’agricoltura

L'iniziativa di Coldiretti promossa da Giovani Impresa Forlì-Cesena e Rimini si è svolta all'insegna del motto “meglio un contadino felice che un impiegato rassegnato”.

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Una grande partecipazione, sia numerica che propositiva, che ha caratterizzato l’assemblea generale dei giovani imprenditori agricoli aderenti a Coldiretti, promossa da Giovani Impresa Forlì-Cesena e Rimini svoltasi a Forlì con la sala di via Forlanini stipata di giovani carichi di idee e voglia di fare. dare un senso concreto alle aspirazioni dei giovani imprenditori presenti si è concordato un percorso formativo con un programma da definire di visite a realtà analoghe in Italia e all’estero.

Lo sviluppo dell’agricoltura, unico settore a far registrare nell’ultimo triennio una forte crescita occupazione (+5,5%) secondo il recente rapporto Istat-Ministero sul mondo del lavoro, visto con gli occhi dei suoi giovani protagonisti, di quegli imprenditori under 35 che credono e vedono nel cosiddetto “ritorno alla terra” prospettive di crescita e nuove traiettorie di futuro. Questi i temi centrali del forum interprovinciale promosso da Giovani Impresa Forlì-Cesena e Rimini, l’assemblea generale dei giovani imprenditori agricoli aderenti a Coldiretti, svoltasi a Forlì.

A testimoniare l’entusiasmo e la voglia di essere parte attiva, non solo della Coldiretti di domani, bensì dell’evoluzione del settore agricolo locale, la grande partecipazione, sia numerica che propositiva, che ha caratterizzato l’assemblea, con la sala di via Forlanini stipata di giovani carichi di idee e voglia di fare. Infatti gli spunti dei giovani imprenditori, guidati dal delegato Andrea Alessandri, non si sono fatti attendere. Al grido di “meglio un contadino felice che un impiegato rassegnato”, i ragazzi hanno raccontato cosa li abbia spinti ad investire tempo e denaro in un settore che richiede fatica, impegno costante e voglia di sporcarsi le mani. “Ma che è anche in grado – ha affermato il delegato Giovani Impresa – di regalare soddisfazioni enormi, quelle soddisfazioni che solo la natura, la terra, riesce a donarci”. E che tanti dei giovani presenti hanno imparato a conoscere attraverso gli occhi di nonni e padri, oppure hanno scoperto proprio grazie a Coldiretti – artefice di quella Legge di Orientamento che ha cambiato l’agricoltura ad inizio millennio – o grazie alla Fondazione Campagna Amica, alle storie di chi ce l’ha fatta, di chi ha rivoluzionato, nel suo piccolo, la propria vita e l’agricoltura del territorio. Storie che per tanti ragazzi sono state la scintilla che li ha convinti ad abbandonare un lavoro per abbracciare la campagna e inseguire un sogno.

“L’Italia – ha poi ricordato il Delegato Giovani Impresa in chiusura di assemblea – è leader in Europa nel numero di giovani in agricoltura proprio per il crescente interesse delle nuove generazioni per il lavoro in campagna dove hanno portato profonde innovazioni con multi-attività che vanno dalla trasformazione aziendale dei prodotti alla vendita diretta, dalle fattorie didattiche agli agriasilo. Incentivare l’impegno e la presenza dei giovani in agricoltura, facilitandone l’accesso alla terra e alle risorse pubbliche – ha concluso – significa dunque non solo contribuire allo sviluppo e alla salvaguardia dei nostri territori, ma anche sostenere la competitività dell’intero sistema Paese”. Per dare un senso concreto alle aspirazioni dei giovani imprenditori presenti si è concordato anche un percorso formativo con un programma da definire di visite a realtà analoghe in Italia e all’estero.

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