Migliorano utili e ricavi delle aziende romagnole: una quarantina possono quotarsi in Borsa

Analisi delle migliori cinquecento aziende delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, realizzata dalla Scuola di Economia, Management e Statistica dell'Università di Bologna e da PwC

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Migliorano utili e ricavi delle aziende romagnole: sono i primi indicatori che emergono da ‘Top 500’, l’analisi delle migliori cinquecento aziende delle province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, realizzata dalla Scuola di Economia, Management e Statistica dell’Università di Bologna e da PwC. “Dall’analisi emerge che una quarantina di aziende romagnole ha le possibilità di quotarsi in Borsa con l’obiettivo di ottenere risorse da investire. Da circa un anno e mezzo assistiamo a questo progressivo interesse nei confronti della quotazione in Borsa”, spiega Roberto Sollevanti di PwC all’edizione riminese del Resto del Carlino, ripresa dall’agenzia Ansa. 

Fra le tre province ci sono andamenti differenti nei diversi indicatori. Mentre Rimini, nei valori medi, vede risultati positivi sia per gli utili che per il fatturato, Forlì-Cesena denota fatturati stabili e un aumento degli utili, e Ravenna una sostanziale stabilità dei fatturati e una lieve diminuzione degli utili.

L’analisi ha preso come riferimento le prime 500 aziende delle tre province in ordine decrescente di fatturato, come riportato dalla banca dati Aida, focalizzando l’attenzione su redditività, dimensioni e rischio finanziario. L’indebitamento sta diminuendo, anche se mediamente rimane su livelli importanti; per i fatturati, vi sono grandi aziende che riescono a posizionarsi su valori alti, ma come contraltare la maggioranza tra le società selezionate è di piccole dimensioni, con fatturati inferiori a 25 milioni di euro.

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