Coppia si spaccia per carabinieri in trasferta: acciuffati a Forlì dalle volanti della questura

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“Siamo dei colleghi, siamo Carabinieri in trasferta” sono le parole che si sono sentiti rivolgere gli agenti delle Volanti della Questura di Forlì nel momento in cui hanno fermato per un controllo un veicolo con all’interno un lampeggiante e paletta con scritta CARABINIERI.

Gli Agenti non hanno però dato credito ai due che sono stati smascherati nel momento in cui gli è stato chiesto di mostrare la tessera di riconoscimento, rimediando così una doppia denuncia per false attestazioni a pubblico ufficiale e possesso di segni distintivi contraffatti

I FATTI

Nel pomeriggio di mercoledì 24 aprile, alle Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì/Cesena è giunta la segnalazione della presenza in città di un’autovettura che si aggirava con esposti, sul cruscotto, un dispositivo lampeggiante di colore blu ed una paletta di segnalazione manuale; segnalazione risultante ricorrente in città già dal mese di febbraio.

Le Volanti hanno attivato subito le ricerche del veicolo e, dopo pochi minuti, lo hanno intercettato in via Ravegnana, procedendone al controllo.

Effettivamente gli operatori di Polizia hanno notato all’interno dell’abitacolo e, precisamente sul cruscotto, il lampeggiante che risultava collegato tramite cavo elettrico alla presa accendisigari; posizionata verticalmente di fianco all’autoradio vi era la paletta di segnalazione recante la scritta Ministero della difesa, Carabinieri.

Così hanno chiesto spiegazioni ai due occupanti del veicolo circa il possesso dei dispositivi; il conducente ha sostenuto “Siamo dei colleghi dei Carabinieri in transito”, ma alla richiesta di mostrare i tesserini di riconoscimento i due, un uomo ed una donna, hanno dichiarato di non averli con loro.

All’incalzare delle richieste di spiegazioni l’uomo, conducente del veicolo, dopo essere sceso dall’auto, senza farsi udire dalla ragazza in sua compagnia, ammetteva che la storia fosse tutta un “montatura” messa in atto da lui per fare colpo sulla ragazza.

Viste le risultanze, i due sono stati indagati per i reati di falsa attestazione o dichiarazione a un pubblico ufficiale sulla identità o su qualità personali proprie o di altri e per il possesso di segni distintivi contraffatti.

Sia il lampeggiante blu con supporto magnetico sia la paletta di segnalazione sono stati sequestrati.

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