Politica. M5S: «Il Comune di Forlì in ritardo rispetto al resto d’Italia nella digitalizzazione»

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Daniele Vergini e Simone Benini Consiglieri Comunali del Movimento 5 Stelle di Forlì in una nota sottolineano come sia una forzatura «il voler sbandierare l’adeguamento del Comune di Forlì all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente come un’eccellenza del nostro Comune. La triste realtà è che siamo arrivati fra gli ultimi a raggiungere l’obiettivo, con tempistiche ben diverse rispetto, ad esempio, al vicino comune di Cesena che nel 2017 fu il primo centro di grandi dimensioni a concretizzare il passaggio all’Anagrafe Digitale».

 

I due esponenti del M5S, dopo avere commentato che accolgono sicuramente con piacere l’adeguamento portato a termine dal Comune, rimarcano che «Fa sorridere sentire l’attuale Amministrazione di Forlì parlare di “obiettivo Comune Digitale” quando vi sono numerosissimi evidenti ritardi nell’applicazione delle tecnologie informatiche e soprattutto della dematerializzazione degli atti sancita anche dal CAD (il Codice dell’Amministrazione Digitale), evidenziate fra l’altro anche in una recente comunicazione inviata a tutti i dipendenti dal Segretario Generale Uguccioni dove si è stigmatizzata la prassi di questa Amministrazione, in controtendenza rispetto alla normativa, di insistere con l’utilizzo di documenti cartacei rispetto a quelli digitali». Inoltre, i due consiglieri non incolpano i dipendenti, «ma la Giunta e questa maggioranza che non hanno voluto realmente inserire l’innovazione tecnologica come punto centrale di questo mandato. Al contrario, se i cittadini forlivesi ci daranno fiducia alle prossime elezioni amministrative, possiamo garantire che un governo 5 Stelle delle città porrà come centrale e funzionale all’efficientamento di tutta la macchina pubblica la valorizzazione del Servizio Informatica comunale, e una reale dematerializzazione degli atti nell’ottica di un vero “Comune Digitale” proiettato al futuro. Il primo passo sarà l’uscita dall’Unione dei Comuni e la reinternalizzazione del Servizio Informatica attualmente impantanato nella farraginosa gestione fallimentare dell’ente di secondo livello voluto dal Pd».

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