Lions. Il Club Forlì Host fa restaurare la “Madonna con Gesù Bambino” nella Chiesa di Santa Lucia

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Sono stati don Enrico Casadio, parroco di Santa Lucia, il restauratore Andrea Giunchi e i soci del Lions Club Forlì Host Andrea Mariotti, Foster Lambruschi e Gabriele Zelli a presentare il progetto di restauro del dipinto “Madonna con Gesù Bambino”. Questo nuovo impegno del club avviene dopo aver contribuito nelle settimane scorse a due iniziative analoghe: il restauro del dipinto murale posto sopra la porta di accesso della Chiesina del Miracolo e il restauro del monumento dedicato ai “Gialli del Calvario”; nel secondo caso dando alle stampe una pubblicazione a cura di Gabriele Zelli che racconta la storia della formazione militare di stanza a Forlì.

 

IL QUADRO

 

L’opera che questa volta sarà sottoposta a restauro è, secondo lo storico dell’arte Marco Servadei, Morgagni l’opera, di alta qualità, non appartenente al contesto romagnolo e per ragioni stilistiche è da considerare dipinta verso la metà del Cinquecento, da un artista fiorentino fortemente influenzato dagli stili di Jacopo Pontorno e Agnolo Bronzino, due dei campioni della pittura manieristica. Al centro del quadro, in primo piano, è raffigurata la Vergine, seduta su un ampio basamento in pietra.

 

La Madonna indossa un abito rosso, colore che tradizionalmente le si associa, impreziosito da maniche di velluto verde e sulle spalle porta un mantello giallo, elemento poco usuale per raffigurazioni di questo tipo. Il bambino è seduto su un cuscino azzurro con nappe agli angoli. Lo sguardo della madre, serio e pensoso, che è rivolto verso l’osservatore distogliendolo da quello del figlio, vuole esprimere, sempre secondo Marco Servadei Morgagni, “il presagio della Passione di Cristo”. Sullo sfondo, sotto un cielo chiaro, è raffigurato un paesaggio campestre con quattro edifici: due dei quali sono accompagnano nell’iconografia tradizionale l’immagine della Madonna come una piccola chiesa e la torre, simboli della sua fermezza e della sua verginità.

 

Tutti questi elementi ricercati esprimono una concezione cortese della rappresentazione sacra e tendono a riportarla in un ambito quotidiano. Il dipinto, una tempera su tavola probabilmente destinato alla devozione privata per via delle sue dimensioni ridotte (cm 90 x 72,5), che pur si presenta in discrete condizioni conservative, necessita di un intervento di restauro per eliminare una evidente deformazione del supporto ligneo, alcune lacune di colore, piccole ma evidenti macchie scure sulla figura della Madonna e alcune macchie dovute all’ossidazione di reintegri effettuati in un precedente intervento di restauro sull’opera.

 

Il quadro fu donato alla Parrocchia di Santa Lucia, oltre trent’anni fa, da Aurelio Fusaroli (Forlì 1918-2008), che compì il magnanimo gesto in ricordo della moglie Franca Fabbri e in quanto parrocchiano della chiesa allora retta da don Guido Sansavini. Aurelio Fusaroli, com’è stato ricordato dalla figlia Roberta, ha svolto le funzioni Ufficiale Sanitario del Comune di Forlì fino al pensionamento, fu uno dei soci fondatori, nel 1957, del Lions Club Forlì Host e presidente del club negli anni sociali 1960-1961 e 1962-1963, anni in cui si batté per l’avvio della realizzazione della Diga di Ridracoli. Per il restauro il Lions Club Forlì Host ha messo a disposizione 3.000 euro per coprire integralmente le spese di restauro che, una volta terminato, consentirà a don Enrico Casadio di posizionare l’opera in una posizione più visibile sempre all’interno della Chiesa di Santa Lucia.

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