Aggiornamento Coronavirus. Ora sono 1.010 i casi positivi in Emilia-Romagna: 7 casi fra Forlì e Cesena foto

Altri 3 casi in più in provincia - AUSL Romagna intanto ha deciso la sospensione dell’attività chirurgica non urgente

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Aggiornamento della Regione ER delle ore 17:00 di sabato 7 marzo

In Emilia-Romagna sono complessivamente 1.010 i casi di positività al Coronavirus, 140 in più rispetto all’aggiornamento di ieri pomeriggio. Un aumento inferiore a quello registrato ieri, quando i casi erano saliti di 172. Passano da 3.136 a 3.604 i campioni refertati. Si tratta di dati disponibili e accertati alle ore 12 di oggi.

Si conferma anche oggi che si tratta in maggioranza di persone che presentano un quadro clinico non grave, con sintomi modesti o addirittura assenti. 409 sono infatti i pazienti che non necessitano di cure ospedaliere e quindi sono a casa, dove rispettano l’isolamento previsto; 64 i pazienti ricoverati in terapia intensiva (12 in più rispetto a ieri).

Aumenta, passando da 17 a 25, il numero delle guarigioni, 24 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione e una dichiarata guarita a tutti gli effetti perché risultata negativa in due test consecutivi.

Purtroppo, però, sale anche il numero dei decessi, passati da 37 a 48. Degli 11 nuovi decessi, 6 riguardano il piacentino: si tratta di 4 uomini, rispettivamente due di 72 anni, uno di 74 e uno di 99 anni e 2 donne di 85 e 93 anni; 3 del parmense, due uomini di 73 e 78 anni e una donna di 88 anni; un uomo del modenese di 85 anni e un uomo del riminese di 89 anni. La grande maggioranza delle persone decedute aveva patologie pregresse, a volte plurime; per tre decessi sono invece ancora in corso gli approfondimenti epidemiologici.

In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che si riferiscono sempre non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi:

  • 479 casi a Piacenza (53 in più rispetto a ieri)
  • 229 casi a Parma (49 in più)
  • 104 a Rimini (11 in più)
  • 82 a Modena (9 in più)
  • 49 a Bologna (8 in più rispetto a ieri)
  • 48 a Reggio Emilia (4 in più),
  • 10 a Ravenna (2 in più rispetto a ieri)
  • 7 a Forlì-Cesena (3 in più rispetto a ieri, a Predappio)
  • 2 a Ferrara (1 in più rispetto a ieri).

LA NOTA DEL COMUNE DI PREDAPPIO SUI 3 NUOVI CASI

Sono risultate positive altre 3 persone nel comune di PREDAPPIO. Questi concittadini che sono stati messi prontamente in quarantena. I nuovi casi fanno comunque riferimento a quello comunicato nei giorni scorsi. Si tratta, infatti, dei familiari del primo caso di coronavirus accertato nel nostro comune.

L’ASL proprio anche in queste ore sta continuando a verificare quali altri contatti siano avvenuti tra il primo paziente e altre persone. I sanitari nel caso comunicheranno direttamente ad ogni individuo le norme di comportamento da adottare ed eventuali azioni da intraprendere. Teniamo particolarmente a segnalare ad ogni cittadino la vicinanza delle istituzioni: questo perché la nostra è una piccola grande famiglia, Predappio è un piccolo comune, ma ha un grande senso di comunità e di appartenenza. È normale che tra noi i rapporti interpersonali siano frequenti e così stretti; a maggior ragione invitiamo tutti quanti non solo a seguire le direttive nazionali, ma ad adottare maggiori accortezze per ridurre le possibilità di esporsi ed esporre le altre persone a fattori di contagio. Si raccomanda di evitare ogni tipo di spostamento se non in casi strettamente necessari.

Nel caso in cui ciò non fosse possibile è necessario che vengano rispettate in maniera rigorosa tutte le regole sull’igiene e sulle distanze di sicurezza.

Se qualche anziano, disabile o qualche persona in stato di impossibilità conclamata, avesse la necessità di aiuto per acquisti indispensabili come reperire medicine, può contattare direttamente L’URP del Comune di Predappio a partire da domani, lunedì 9 marzo, al numero di telefono 05439 21711 o tramite mail all’indirizzo urp@comune.predappio.fc.it

AUSL Romagna: sospensione dell’attività chirurgica non urgente

In relazione al rapido evolvervi del quadro epidemiologico del nuovo Coronavirus AUSL Romagna informa la cittadinanza che, in via precauzionale e preventiva, nell’ottica di limitare i contatti al fine del massimo contenimento e dell’alleggerimento degli accessi agli ospedali, la Direzione Aziendale ha deciso di attivare una sospensione dell’attività chirurgica non urgente e procrastinabile, così come di alcune attività ambulatoriali a loro volta non urgenti, in particolare alcune determinate tipologie di prestazioni (ad esempio odontoiatriche, di otorino, broncoscopiche…).

Con lo stesso fine si è deciso inoltre un rallentamento delle attività di screening oncologico per un periodo di due settimane. Tali misure sono già operative e l’Azienda si sta facendo parte diligente di avvertire tutti gli utenti che saranno poi ricontattati per la ricalendarizzazione della prestazione.

IL DECRETO DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 4 MARZO IN SINTESI

Ecco le principali misure di prevenzione e di contrasto alla diffusione del Coronavirus in vigore e contenute nei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri firmati il 4 marzo (e in precedenza l’1 marzo).

➡️ EVENTI E SPETTACOLI
📌Fino al 3 aprile sospese le manifestazioni, gli eventi, gli spettacoli, i congressi e i convegni di qualsiasi natura sia in luogo pubblico che privato. Sono quindi sospesi:
☑️cinema
☑️teatri
☑️discoteche

➡️ SPORT
📌Fino al 3 aprile sospese eventi e competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, in luoghi pubblici o privati. È consentito lo svolgimento dei predetti eventi e competizioni, nonché delle sedute di allenamento all’interno di impianti sportivi utilizzati a porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico.

➡️ NIDI, SCUOLE E UNIVERSITÀ
📌Fino al 15 marzo sospesi i servizi educativi dell’infanzia e delle attività didattiche nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché la frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, comprese le Università e le Istituzioni di Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica, di corsi professionali, master e università per anziani, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.

➡️ STRUTTURE SANITARIE
📌Fino al 3 aprile divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso (DEA/PS), salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto; l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite (RSA) e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione.

➡️ MUSEI E LUOGHI DI CULTURA
Musei e luoghi di cultura sono aperti solo a condizione che assicurino modalità di fruizione contingentata o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

➡️ BAR, PUB E RISTORANTI
Svolgimento delle attività di bar, pub, ristorazione a condizione che il servizio sia effettuato per i soli posti a sedere; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

➡️ ATTIVITÀ COMMERCIALI
Apertura di tutte le altre attività commerciali a condizione che vengano adottate misure organizzative tali da consentire l’accesso con modalità contingentate o comunque tali da evitare assembramenti di persone; i visitatori devono poter rispettare la distanza di almeno un metro fra di loro.

MISURE DI INFORMAZIONE E PREVENZIONE

Per chi ha soggiornato in zona a rischio 
Chiunque negli ultimi quattordici giorni abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, o sia transitato e abbia sostato nei comuni della zona rossa, deve comunicare tale circostanza al dipartimento di prevenzione dell’Ausl nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta (si possono chiamare il 112 o il numero verde regionale 800 033 033)

Raccomandazione ad anziani e malati cronici 
È fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o particolari di evitare di uscire di casa fuori dai casi di stretta necessità e di evitare comunque luoghi affollati nei quali non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

LE 11 REGOLE DA SEGUIRE PER DIFENDERSI DAL CORONAVIRUS

1)  Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.

2)  Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.

3) Evitare abbracci e strette di mano.

4) Mantenere, nei contatti sociali, la distanza interpersonale di almeno un metro.

5) Igiene respiratoria: starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie.

6) Evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva.

7)  Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.

8)  Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.

9)   Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.

10)  Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

11) Usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.

IL NUMERO VERDE REGIONALE: 800.033.033

IL NUMERO TELEFONICO NAZIONALE: 1500

 

LINK UTILI:

  • www.salute.gov.it
  • www.regione.emilia-romagna.it
  • www.auslromagna.it

 

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