Peruzzini replica a Marchi: “affermazioni false e volutamente diffamatori”

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Mario Peruzzini, Fratelli d’Italia e presidente del Comitato aeroporto Ridolfi, replica a Massimo Marchi di Italia Viva.

“L’intervento scomposto e confuso del Consigliere Marchi che arriva anche ad ipotizzare una mia corresponsabilità nel fallimento SEAF nel 2013 sono affermazioni false e volutamente diffamatorie”.

“Tanto per chiarire, i promotori di “Noi con Drei”, erano dirigenti del PD e, come altri, ho solo aderito dubbioso alla loro pressante richiesta di candidatura nel 2014 ed ho promosso solo quella, la mia. Dopo essere stato eletto avevo bisogno di conoscere i miei problematici e presunti “alleati”, capire chi erano, le intenzioni, come agivano e la cosa più semplice era entrare in casa loro e così ho fatto, ma non ho mai votato PD o loro alleati, nemmeno me stesso avendo la residenza altrove – dichiara Peruzzini -. Non sono passato da una lista all’altra, abbiamo cambiato denominazione, come prevede il regolamento, per una civica vera e tenere a distanza proprio il PD e Drei”.

“Nel periodo in cui si è arrivati al fallimento di SEAF, per non pagare fornitori, aziende e dipendenti, una decisione ignobile, il responsabile del partito che governava la città ed il più autorevole dei consiglieri in Comune era proprio il Tuo Onorevole. Il novello “Ponzio Pilato” non mosse un dito, nemmeno per ricollocare i lavoratori, nonostante impegni firmati. Tutti zitti, nascosti nel gregge a seguire Balzani e Peri”.

“Nell’esserti dimenticato di attribuire al Tuo Onorevole anche la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ti ricordo che ha solo un grande merito, che ho già riconosciuto, dopo il fallimento, ha fatto includere la clausola di salvaguardia per reinserire Forlì tra gli aeroporti di interesse nazionale, se si fosse trovato il gestore. Il resto delle tue deliranti affermazioni sono chiacchiere da bar” prosegue -.

” Il bando è stato sostenuto più o meno anche da altri, mentre la questione dei vigili del fuoco era scontata e conseguenziale all’inserimento del Ridolfi nella tabella “A” con il Decreto firmato dai due Ministri, Trasporti ed Interno. Il vostro emendamento fatto nottetempo era solo propaganda e non aveva alcun valore senza quell’atto ministeriale” dichiara Peruzzini.

“Stai sereno Consigliere, il mio impegno politico è frutto di esperienze professionali, sindacali e di relazioni umane, non ho passato questi decenni a schiacciare uova o fare da scudiero a qualche dirigente di partito. Non so tu dov’eri, io lavoravo proprio in aeroporto e seguivo giorno per giorno gli eventi, con Balzani, Peri, Di Maio e company attori e comparse di un fallimento politico. Infine – conclude – caro Consigliere, accumunare “le minacce di morte al tuo onorevole” ad analisi politiche dei guai prodotti del tuo ex partito denota il livello mediocre dei tuoi “sguaiati” ragionamenti, tanto per usare un rozzo aggettivo a te caro”.

 

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