Forlì. ADMO E-R acquista mezzo associativo per iscrivere e sensibilizzare studenti e universitari

Più informazioni su

ADMO ER (Associazione Donatori Midollo Osseo) vuole ringraziare “la Fondazione Cassa Di Risparmio di Forlì e la Banca Intesa SanPaolo per aver aderito e sostenuto il progetto ‘La Ricerca del Tipo Giusto'”. Grazie all’importo elargito ADMO ER ha potuto acquistare un automezzo associativo che sarà utile nella attività di iscrizione e sensibilizzazione dei giovani fra i 18 e 35 anni delle scuole superiori e universitari.

“Solo informati consapevolmente, questi ragazzi  – riporta la nota ADMO ER – potranno iscriversi al Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) e diventare nuove speranze di vita per tutti i pazienti oncoematologici in attesa di un trapianto di midollo osseo. Ad oggi 1 paziente su 2, affetto da un tumore del sangue e bisognoso di trapianto di midollo osseo, non trova un donatore compatibile in tutto il mondo. E’ quindi fondamentale aumentare il numero dei potenziali donatori iscritti al Registro per donare una speranza di vita a tutti coloro che sono in attesa di trapianto. Il territorio forlivese si è dimostrato sensibile alla causa e, proprio per questo, grazie a una copertura capillare sarà possibile un aumento delle donazioni effettive, che si tradurranno nella possibilità di avere un futuro per tali pazienti. Oltre alla Fondazione, partner fondamentali in questo progetto sono state la squadra di basket Pallacanestro Forlì 2.015, l’ASD Marghe All Star e le tante persone che credono in ADMO e nella sua lotta contro le malattie oncoematologiche”.

“Un ringraziamento particolare anche alla famiglia e agli amici di Domenico Tumini, volontario instancabile e grande sostenitore del progetto sviluppato in memoria di Matteo Margheritini, Gabriella Valloncini e Barbara Bubbolini, le cui famiglie sono sempre a fianco dell’Associazione, nonostante il grande dolore di queste tragiche e premature perdite. ADMO Emilia-Romagna continuerà la sua attività senza fermarsi, nonostante la pandemia da Covid19, nella speranza di poter debellare una volta per tutte le malattie oncoematologiche che, ad oggi, purtroppo non sono ancora state sconfitte” conclude la nota.

Più informazioni su