Sopralluogo al Terminal Crociere di Ravenna per l’arrivo della Ocean Viking con 113 migranti soccorsi al largo della Libia foto

Assessore regionale Priolo: "E' la prima volta che l'Emilia Romagna ospita direttamente lo sbarco di immigrati. Al momento non sappiamo se ne arriveranno altri"

Più informazioni su

In vista dell’arrivo nel porto di Ravenna della Ocean Viking, la nave di SOS Méditerranée che due notti fa ha soccorso 113 migranti al largo della Libia, si è svolto questa mattina il primo sopralluogo, al Terminal Crociere di Porto Corsini, per organizzare la logistica e tutti gli adempimenti necessari allo sbarco. Tra i 113 naufraghi presenti sull’imbarcazione vi sono 23 donne, circa 30 minori non accompagnati e 2 neonati, il più piccolo dei quali ha solo tre settimane.

Il Prefetto di Ravenna Castrese De Rosa, insieme alla Regione presente con gli Assessori Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, insieme all’assessore regionale al Welfare, Igor Taruffi, l’assessore con delega alla Protezione civile del Comune di Ravenna Gianandrea Baroncini, l’Autorità portuale, rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Ausl Romagna, Caritas e Croce Rossa, insieme alle Forze dell’ordine hanno preso parte a un primo sopralluogo organizzato dalla Prefettura di Ravenna, che coordina le operazioni, all’interno del porto.

“Siamo in una fase delicatissima. Credo che la struttura che abbiamo visitato questa mattina sia più che funzionale per garantire ai 113 migranti un’accoglienza dignitosa e per svolgere tutte le operazioni necessarie allo sbarco, dallo screening sanitario agli accertamenti di Polizia” ha dichiarato il Prefetto al termine del sopralluogo. Qui saranno svolte tutte le operazioni di identificazione, fotosegnalamento e screening sanitario

“Siamo qui di concerto con l’amministrazione comunale e la sanità regionale. E’ la prima volta che l’Emilia Romagna ospita direttamente lo sbarco di immigrati – Ha dichiarato l’assessora regionale Priolo -. Come già detto dal Sindaco de Pascale, saremo pronti a fare la nostra parte dal punto di vista dell’accoglienza. L’Emilia Romagna ha sempre avuto un grande cuore e l’organizzazione dovrà essere perfetta e puntuale. C’è un impegno a cui tutti siamo chiamati, a prescindere dal colore politico- ha chiuso Priolo-, ed è garantire una risposta umana a chi fugge da situazioni limite o con scenari di guerra. Su questo faremo squadra, ancora una volta, come istituzioni dell’Emilia-Romagna”.

“Ho parlato con il Ministro dell’Interno Piantedosi per comprendere meglio le motivazioni di questa scelta – ha spiegato l’assessora – C’è un evidente problema di sbarchi nel sud Italia e abbiamo bisogno, in maniera solidale, di farci carico di questa emergenza. C’è un meccanismo perequativo per una ridistribuzione nazionale e non solo locale degli sbarchi. Al momento non sappiamo se ne sono previsti altri”.

I migranti saranno destinati in base al piano di riparto predisposto dalla Prefettura di Bologna. La Prefettura di Ravenna, insieme al Comune, sta individuando anche una soluzione temporanea per l’accoglienza dei 34 minori non accompagnati. La Caritas si sta adoperando insieme alla CRI per rifornire di indumenti e pasti i migranti.

Era stata la stessa Ong, ieri pomeriggio, con un post su Twitter, a comunicare che le autorità italiane “hanno assegnato un porto molto lontano, invitando la nave prima a dirigersi a La Spezia”. Ma “poche ore dopo hanno riassegnato un porto ancora più distante: Ravenna, a 900 miglia nautiche di distanza” ovvero, spiega l’organizzazione, a circa “4 giorni di navigazione”. L’arrivo della nave è previsto per il 31 dicembre.

Dove saranno accolti i migranti dopo la prima accoglienza a Porto Corsini

La Prefettura di Bologna ha comunicato dove saranno ripartiti i migranti dopo lo sbarco a Porto Corsini, una volta terminate tutte le operazioni di prima accoglienza: 18 saranno trasferiti in provincia di Bologna, 6 in quella di Ferrara, 7 tra Forlì e Cesena, 12 a Modena, 8 in provincia di Parma, 5 a Piacenza, 10 a Reggio Emilia, 6 a Rimini e 7 resteranno in provincia di Ravenna.

La sanità

Nel 2021, la Regione ha chiesto a tutte le Aziende sanitarie territoriali di costituire al proprio interno un gruppo di lavoro multidisciplinare denominato “Migranti e Vulnerabilità”, in modo da garantire una presa in carico a trecentosessanta gradi, dal punto di vista sanitario, di immigrati, profughi e richiedenti asilo. Le Aziende hanno provveduto, individuando per ciascun gruppo un referente. Tutti i referenti sono poi entrati a far parte del Tavolo di coordinamento regionale.
All’estate scorsa (agosto 2022) risale l’atto regionale che recepisce le Linee guida nazionali per la presa in carico dei migranti al loro arrivo, con l’esecuzione di vari controlli: screening, visite, test, proposte di vaccinazioni.
Passo successivo, la richiesta – da parte della Regione – di formalizzare l’istituzione di una équipe, multiprofessionale e multidisciplinare, in ogni Azienda, dedicata alla presa in carico dei migranti.

Più informazioni su