Terremoto in Turchia e Siria, presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini: “Siamo a disposizione per aiutare le popolazioni colpite”

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Sono oltre 2300 le persone decedute sino ad ora accertate a causa del violentissimo terremoto (magnitudo 7.8) che ha colpito nella notte tra il 5 e il 6 febbraio il sud della Turchia e il nord della Siria. Ansa stima 810 vittime nella sola Siria che vanno ad aggiungersi alle circa 1.500 in Turchia mentre, i feriti, sono almeno 7.600 in Turchia e oltre 1280 in Siria.

Il terremoto che ha colpito la Turchia nelle ultime ore è stato il più grande disastro registrato nel Paese dal 1939, ovvero il terremoto di Erzincan, che provocò la morte di circa 33.000 persone 84 anni fa. Il terremoto di İzmit del 1999, di magnitudo 7.6, si ritiene che abbia ucciso più di 17.000 persone. Sono oltre 30 le scosse di terremoto registrate finora in Turchia, inclusa la prima – la notte scorsa – di magnitudo 7.8 e quelle più recenti di magnitudo 7.5 e 6.0.

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è intervenuto pubblicamente dichiarando attraverso un post facebook: “Le notizie che giungono in queste ore da Turchia e Siria sono drammatiche.
L’Emilia-Romagna si stringe alle comunità colpite questa notte dal devastante terremoto ed è subito a disposizione del sistema nazionale di Protezione civile per sostenere le popolazioni colpite.”

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