Rubens Gardelli ha incontrato il sindaco di Forlì. Zattini: “solidarietà a un padre che continua a combattere”

Più informazioni su

Rubens Gardelli, titolare di un’azienda di successo nell’ambito del caffè, forlivese, è un padre a cui è stato sottratto il figlio di appena due anni. La vicenda è nota e ha fatto scalpore. Il 19 luglio scorso, la madre del bimbo ed ex moglie di Rubens, di origine guatemalteca, ha improvvisamente lasciato l’Italia per tornare nel proprio paese d’origine, portando con sé il piccolo Brando. Da allora, per l’imprenditore forlivese è cominciato un vero e proprio calvario per poter rivedere e parlare con il figlio.

In questi mesi, Gardelli ha cercato in tutti i modi di riportare il figlio a casa, intraprendendo una risoluta serie di azioni legali sia in Italia che in Guatemala. Il risultato è stato quello di avere ottenuto appena 10 videochiamate da luglio a marzo e un dialogo sempre più fragile e compromesso tra padre e figlio. Della sua storia e dell’impegno per veder tutelati i propri diritti di genitore, Gardelli ne ha parlato in un incontro faccia a faccia con il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, che si è detto “profondamente scosso dalla vicenda”.

“Sono vicino al signor Gardelli e a tutta la sua famiglia” dichiara il sindaco. “Il suo è un dramma indescrivibile, un dolore che lacera un’intera esistenza. È dovere delle istituzioni operare in stretta sinergia per far sentire la propria vicinanza a un uomo e a un padre a cui è stato sottratto l’affetto più caro, la più grande ragione di vita. Il Comune di Forlì c’è e farà la sua parte se necessario. Non si può restare in silenzio di fronte a una simile tragedia e noi, se chiamati a farlo, ci mostreremo al fianco di Rubens e dei suoi genitori.”

“La situazione che sta vivendo il mio cliente è tragica ma anche molto complessa dal punto di vista giuridico” spiega uno dei suoi avvocati, l’esponente leghista Massimiliano Pompignoli. “Il Guatemala è un paese completamente diverso dal nostro, con un impianto normativo molto rigido e procedure articolate per non dire farraginose. A tutto questo bisogna aggiungere la distanza, che certamente non facilita l’interlocuzione tra le parti. Ma non noi allenteremo la presa. Il nostro obiettivo resta quello di far valere il diritto di un genitore a vivere il proprio figlio in maniera continuativa e significativa. Continueremo a lavorare per riportare a casa il piccolo Brando.”

“Ringrazio il sindaco Zattini per la sua umanità e le parole spese a sostegno della mia battaglia. Ho trovato in lui ascolto e partecipazione e questo è il tipo di aiuto di cui una persona come me ha bisogno. Sentire la mia comunità vicina mi dà forza e un grandissimo conforto” ha chiosato Gardelli.

Più informazioni su