Dovadola, carrozzieri ‘fai da te’: tre persone denunciate dal Corpo Forestale dello Stato

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Nei giorni scorsi è stato effettuato in comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole un significativo intervento con conseguente operazione di polizia giudiziaria che ha visto impegnato il personale del Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Dovadola, competente per territorio. L’attività si è sviluppata nell’ambito del servizio di controllo del territorio; il personale è intervenuto durante l’effettuazione di lavorazioni di carrozzeria non autorizzate. 

Sul posto, un piazzale di proprietà privata, la pattuglia del Corpo Forestale dello Stato ha verificato che tre persone erano impegnate in una attività che consisteva nella rimozione di vernice e ruggine da un’autovettura d’epoca, un modello Fiat prodotto negli anni ’50. L’attività veniva condotta mediante l’uso di una sabbiatrice all’aria aperta, nel piazzale in parte sterrato con fondo artificiale in ghiaia e in parte con fondo naturale in cotico erboso, pertanto al di fuori degli spazi e dei locali in cui è autorizzata l’attività di lavori di carrozzeria. La lavorazione in corso di svolgimento aveva provocato sul suolo dell’area limitrofa nonché sulla superficie di tutti gli oggetti presenti nelle vicinanze un ben visibile deposito di sabbia mista a particelle di vernice e di metallo. Inoltre vi era una emissione in atmosfera di polveri connesse alla lavorazione.

Il personale del Corpo Forestale dello Stato che è giunto sul posto, constatata l’assenza del rispetto delle norme di legge specifiche per la materia, ha subito imposto ai tre di interrompere l’attività in corso per non portare a ulteriori conseguenze il reato e per non aumentare il pericolo concreto per la salute sia pubblica sia delle tre persone intente alle lavorazioni, pericolo derivato dall’immissione in atmosfera e di deposito al suolo di sostanze e materiali potenzialmente tossici e inquinanti. Sono stati compiuti nell’immediatezza del fatto gli accertamenti di rito, espletate le attività e compilati gli atti di polizia giudiziaria previsti per legge.

Del fatto è stata informata la Procura della Repubblica del Tribunale di Forlì alla quale è stata inoltrata comunicazione di notizia di reato nei confronti delle tre persone colte in flagranza del fatto reato. Le persone segnalate all’Autorità Giudiziaria, con denuncia a piede libero, sono state indagate per le violazioni del decreto legislativo 152/2006 ‘Norme in materia ambientale’ e più precisamente degli articoli 192 (Divieto di abbandono di rifiuti) comma 1 punito con una pena che varia da due mesi a due anni di arresto o da 258 a 1.032 euro di ammenda e dell’articolo 269 (Autorizzazione alle emissioni in atmosfera) comma 1 punito con una pena che varia da sei mesi a due anni di arresto e da 2.600 a 26.000 euro di ammenda.

L’operazione condotta ha tempestivamente posto fine a una attività illecita, esercitata al di fuori dei luoghi e modalità previste per legge, che stava avendo come conseguenze la potenziale immissione in atmosfera e il deposito al suolo di sostanze tossiche e nocive che possono comportare conseguentemente danni anche gravi alla salute. Si rimarca all’attenzione dei cittadini il principio dell’assoluta necessità di evitare di effettuare in proprio lavorazioni e attività che necessitano per legge di determinati ambienti e procedure tecniche per evitare conseguenze negative all’ambiente e alla salute delle persone.

L’attività portata a buon fine denota il successo dell’incisiva azione di controllo del territorio, espletata prevalentemente ai fini della sicurezza ambientale, esercitata da parte del Corpo Forestale dello Stato e condotta in ambito interforze seguendo le direttive della Prefettura – Ufficio Territoriale del Governo di Forlì-Cesena. Attraverso detta attività è possibile contrastare all’origine i fenomenici illegalità, tra i quali vi sono quelli in violazione della normativa sulla corretta gestione e sul regolare smaltimento dei rifiuti e sulle immissioni in atmosfera e di deposito al suolo di sostanze inquinanti.

Il Corpo Forestale dello Stato rimane impegnato costantemente, sia in ambito nazionale sia locale, nei servizi di contrasto ai reati in danno dell’ambiente e in particolare nell’attività di prevenzione e repressione dello smaltimento illegale dei rifiuti, realtà che purtroppo riguarda molte realtà territoriali e che ha spesso conseguenze negative non solo sulla integrità degli ecosistemi, ma anche potenzialmente sulla salute umana. Il Corpo Forestale dello Stato ricorda che per eventuali segnalazioni su emergenze ambientali e/o per reati compiuti in danno degli animali è sempre attivo il numero verde 1515 cui il cittadino può rivolgersi gratuitamente per comunicare attività illecite condotte in danno dell’ambiente.

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