Holding Livia Tellus: disco verde in Consiglio comunale al budget 2017 ma è bagarre sui compensi

Minoranza all'attacco, piace però la Newco sui rifiuti

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Arriva il disco verde al budget 2017 di Livia Tellus, holding delle 11 partecipate del Comune di Forlì e altri 14 enti locali del comprensorio. Ma l’appello del Partito democratico a una votazione favorevole ampia per la «grande rilevanza per il territorio» della delibera, a partire dalla costituzione della società in house per i rifiuti, cade nel vuoto. Il via libera arriva con 17 voti favorevoli e cinque contrari, mentre in 11 non partecipano al voto, anche per incompatibilità.

La minoranza in consiglio comunale resta profondamente critica, sia per la gestione delle partecipate, sia per la questione dei compensi del cda della Holding. Con l’ultimo parere dei sindaci revisori di ieri mattina (mercoledì 19) che invita a un recupero anche forzato delle somme corrisposte come aumenti delle buste paga, dato che fin qui il piano di recupero è stato disatteso. E sono pronti a portare la documentazione alla Corte dei conti.

Livia Tellus è un «mostro finanziario», attacca Daniele Vergini del Movimento 5 Stelle: «E’ difficile il controllo dei consiglieri e dei dirigenti». La Fiera è la «principale gatta da pelare», con la perdita che «si ripercuote sulla Holding», mentre Forlì città solare «andrebbe chiusa». Il pentastellato invoca anche un’azione di responsabilità verso gli amministratori. Sul fronte dei compensi, conclude, «non si decide».

Da sempre perplessa sulla Holding Paola Casara di Noi forlivesi, che non intende cedere al «quasi ricatto morale del Pd per votare il budget». Per la Fiera «manca una visione», per Forlì città solare il Piano economico è «troppo positivo». Infine c’è il «parere molto preoccupante» dei revisori dei conti, per i quali non c’è «un piano di recupero dei compensi» dati in eccedenza. 

Di «gestione casereccia delle partecipate» accusa la maggioranza Fabrizio Ragni di Forza Italia: «Non si è mai vista una battaglia tra sindaco e collegio revisori. C’è da cambiare il cda della Holding». Per Davide Minutillo di Fratelli d’Italia, Livia Tellus è «un grande telone messo sopra alla cosa pubblica per evitare che i semplici cittadini e gli amministratori possano capire la gestione dei servizi». Mentre Davide Avolio del Gruppo misto sottolinea che «la maggioranza naviga in acque molto mosse».

Dai banchi della maggioranza il capogruppo del Partito democratico Maria Maltoni rimarca «la grande rilevanza per il territorio della delibera e vedremo che interesse ha la minoranza». Dà infatti il «via a operazioni di grande rilevanza ed è fondamentale anche per la newco». Per la Fiera, prosegue, è necessaria «una serie di interventi per recepire le normative in atto». Sul parere del collegio dei revisori «per dare tranquillità ai consiglieri», la maggioranza ha individuato dei «correttivi per mettere a latere la questione dei compensi», riservandosi sull’iscrizione a budget degli adeguamenti sui compensi all’esito della procedura della Corte dei conti. Ma intanto «non blocchiamo i processi importanti».

Secondo il dem Michele Bertaccini i pareri dei revisori «non fanno certo piacere». E «sui compensi si discute da troppo tempo». Per quanto riguarda esternalizzare o uscire dalle partecipate, «si devono prendere posizioni politiche precise. A mio parere gestire queste difficoltà può essere interessante». Infine Mario Peruzzini di Noi con Drei ricorda che la Fiera da tre anni è in perdita: «Sono convinto serva ma va sviluppata in maniera diversa». Mentre Forlì città solare è «nata male», per cui serve una «grande operazione di rilancio». 

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